Quanto fattura Shein?

Violetta Silvestri

28 Marzo 2025 - 15:25

Qual è il fatturato di Shein? Le vendite del colosso della moda online sono miliardarie: ecco quanto valgono e chi ci sta davvero guadagnando.

Quanto fattura Shein?

Il colosso Shein è conosciuto in tutto il mondo: quanto fattura l’azienda tra le più potenti nel fast fashion?

Secondo gli ultimi dati svelati da indiscrezioni di media internazionali, come FT, gli utili del rivenditore di abbigliamento online sono diminuiti di oltre un terzo nel 2024 e le vendite, pur in aumento, non hanno raggiunto il valore previsto dalla dirigenza.

Nonostante qualche delusione sugli obiettivi finanziari, legati anche a un contesto economico in rapido cambiamento e slittamento verso l’incertezza, il colosso continua a presentare fatturati importanti e in crescita da quando si è lanciata nel mercato.

Fondata dall’imprenditore cinese Chris Xu nel 2012, Shein è cresciuta fino a diventare un gigante della moda globale, servendo clienti in più di 150 Paesi e impiegando più di 11.000 persone, secondo il suo sito web. Il suo modello di business è semplice: Shein produce abiti in Cina per venderli online negli Stati Uniti, in Europa e in Asia, Cina esclusa. Non possiede né gestisce alcun impianto di produzione, ma collabora con circa 5.400 produttori terzi, principalmente in Cina.

Shein sforna migliaia di nuovi design al giorno e adotta un modello di vendita diretta che si rivolge ai milioni di follower sui social media e fa ampio uso di influencer e codici sconto. Noto per i suoi capi da pochi euro, la catena afferma di avere più di 250 milioni di follower sui social media e un portfolio di 10 marchi tra cui Romwe, MOTF e Cuccoo.

Non divulga pubblicamente i suoi ricavi, ma da dati e stime elaborate da istituzioni e media internazionale, si possono ricavare cifre miliardarie del suo fatturato.

Qual è il fatturato di Shein?

Secondo Statista, il gigante del fast fashion Shein ha generato un fatturato annuo di 32,5 miliardi di dollari nel 2023. Si tratta di un aumento significativo rispetto al 2016, quando l’azienda avrebbe presumibilmente raggiunto un fatturato di 610 milioni di dollari.

Le stime divulgate dal Financial Times raccontano di ricavi ancora maggiori nel 2023, pari a 45 miliardi di dollari e profitti per 2 miliardi di dollari. Tuttavia, nel 2024, il profitto netto è diminuito di quasi il 40%, attestandosi a 1 miliardo di dollari, mentre le vendite annuali sono aumentate del 19% raggiungendo i 38 miliardi di dollari. ​

La società non pubblica previsioni sugli utili, ma le cifre dello scorso anno sono di gran lunga inferiori ai 4,8 miliardi di dollari di utile netto e ai 45 miliardi di dollari di vendite previsti per il 2024, secondo quanto riportato da il Financial Times.

Secondo i dati di Statista, bel 2024, shein.com è stato il principale negozio di moda online al mondo, totalizzando oltre 37 miliardi di dollari USA in vendite nette di e-commerce.

Tra le aziende unicorno, ovvero aziende private con un valore di mercato di almeno un miliardo di dollari, Shein si è classificata tra le prime cinque con le valutazioni più elevate al mondo, per un totale di 65 miliardi di dollari nel 2024 (dati Statista). In qualità di unicorno dell’e-commerce, l’azienda si è classificata al primo posto a dicembre 2023.

Inoltre, esaminando la classifica dei principali negozi online nel segmento della moda , Shein si è classificata al secondo posto a livello mondiale, dimostrando ulteriormente il suo successo diffuso come attività di e-commerce.

Shein sta attualmente aspettando che le autorità di regolamentazione approvino la sua IPO a Londra o a New York, che si prevede sarà la più grande offerta pubblica iniziale dell’anno. Su questo tema, Reuters ha riferito tempo fa che Shein era pronta a tagliare la sua valutazione nell’offerta pubblica iniziale di quasi un quarto a circa $50 miliardi. Bloomberg aveva dichiarato che Shein era sotto pressione per tagliare la sua valutazione fino a $30 miliardi.

Chi guadagna davvero dalle vendite miliardarie di Shein?

La prima risposta alla domanda è: non i lavoratori.

Un recente inchiesta della BBC pubblicata a gennaio 2025 ha perlustrato 10 fabbriche, parlato con quattro proprietari e più di 20 lavoratori. La scoperta è stata che il cuore pulsante di questo impero è una forza lavoro seduta dietro alle macchine da cucire per circa 75 ore alla settimana, in violazione delle leggi cinesi sul lavoro. Senza straordinari (che significherebbero giornate di lavoro da schiavismo) un lavoratore può guadagnare 2.400 yuan al mese (327 dollari – 318 euro). Siamo molto lontani dai 6.512 yuan che per l’Asia Floor Wage Alliance consentono di avere un salario dignitoso.

Di certo, a guadagnare dall’impero della fast fashion sono Chris Xu, il fondatore di Shein, e altri membri del management detengono una parte delle quote della società.

Shein ha inoltre ricevuto investimenti da grandi fondi come Sequoia Capital China, General Atlantic e Tiger Global Management, che guadagnano con l’aumento del valore della società e da eventuali IPO o vendite di quote.

L’assoluto punto di forza di questo colosso è il prezzo di vendita. Il costo medio di un capo d’abbigliamento a marchio Shein è di meno di 10 euro e in qualsiasi momento sulla sua piattaforma online sono in vendita fino a 600.000 articoli, surclassando concorrenti come Zara o Boohoo.

La svolta per il marchio è arrivata durante la pandemia, quando lo shopping online è decollato e le vendite di Shein sono aumentate vertiginosamente, afferma Louise Déglise-Favre degli analisti di GlobalData.

L’azienda ha anche fatto un uso intelligente dei social media, reclutando influencer famosi e studenti universitari per promuovere i suoi capi di abbigliamento su TikTok e Instagram.

Riassumendo, Chris XU vanta un patrimonio netto di 9,1 miliardi USD (2025) secondo Forbes e può considerarsi uno degli uomini più ricchi al mondo.

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# Moda

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