Tutto quello che c’è da sapere su quanto guadagna un architetto: lo stipendio medio in Italia e come cambia la retribuzione invece all’estero.
Quanto guadagna un Architetto? Una domanda molto ricorrente non solo tra chi intende intraprendere questa professione, visto che stiamo parlando di un lavoro fondamentale in un Paese come l’Italia.
Bisogna però partire da un dato di fatto: fare l’architetto oggi è decisamente più difficile e soprattutto meno remunerativo rispetto a qualche decennio fa, nonostante si tratti di una professione di grande prestigio.
Anche parlare di stipendi non è semplice, visto che bisogna distinguere tra chi lavora in proprio e chi lavora come dipendente, così come è necessario tenere conto che la retribuzione varia con l’aumento dell’esperienza.
Cerchiamo di capire allora quanto guadagna un architetto in Italia, facendo un confronto tra gli stipendi nel Belpaese e quelli negli altri Paesi europei.
Quanto guadagna un architetto in Italia
Dopo aver completato il proprio percorso universitario e prima di sostenere l’Esame di Stato per l’iscrizione all’albo professionale, un architetto neolaureato ha la sua prima esperienza professionale all’interno di uno studio in cui svolge il tirocinio obbligatorio ai fini della partecipazione all’Esame.
Lo stipendio di un tirocinante mediamente è di 1.000 euro al mese, con dei minimi di 700 euro e dei picchi di 1.200 euro. Una volta iscritti all’albo si comincia poi a lavorare come professionisti.
Lo stipendio di un architetto che lavora come dipendente varia a secondo del grado di esperienza:
- Junior (meno di 5 anni di esperienza: tra i 18.000 e i 25.000 euro lordi all’anno.
- Intermedio (tra i 5 e i 10 anni di esperienza): tra i 30.000 e i 40.000 euro lordi all’anno.
- Senior (oltre 10 anni di esperienza): tra i 40.000 e i 60.000 euro lordi all’anno.
Nelle grandi città come Roma e Milano però gli stipendi sono più alti rispetto alla provincia, con lo stesso discorso che vale anche per gli architetti che lavorano come liberi professionisti.
Un architetto freelance all’inizio della sua carriera guadagna mediamente sui 20.000 euro lordi annui, ma con una solida base di clienti si va da un minimo di 30.000 a picchi di 60.000 euro. Con una grande esperienza e una specifica specializzazione, si può arrivare a guadagnare anche 100.000 euro lordi all’anno.
Al Nord però dove c’è una maggiore urbanizzazione gli architetti generalmente guadagnano di più rispetto alle regioni del Sud.
Stipendio degli architetti in Europa
Al giorno d’oggi all’estero gli architetti guadagnano di più rispetto ai professionisti nostrani. Secondo i dati del Rapporto Cresme (l’ultimo risale al 2015) il reddito imponibile medio degli architetti italiani è stimato a 19.000 euro; un dato che posiziona il nostro Paese al 19° nella classifica europea (che ne conta 27 in totale).
In Svizzera un semplice praticante può arrivare a guadagnare circa 2.000 euro l’anno; una retribuzione che aumenta progressivamente con l’avanzare di carriera, visto che già alla prima esperienza un architetto iscritto all’albo arriva a guadagnare circa 55.000 euro l’anno per poi salire a 77.000 euro una volta maturata maggiore esperienza nel settore.
Buoni i guadagni percepiti in Germania, anche se comunque inferiori a quelli svizzeri. Qui, infatti, si parte da uno stipendio base di 1.500 euro (al quale vanno aggiunti eventuali premi) per poi salire fino a 3.500 eruo per un architetto professionista.
Ottima la retribuzione percepita dagli architetti nel Regno Unito. A Londra per una prima esperienza si va dai 20.000 ai 28.000 euro l’anno, per poi salire a 45.000 euro. È bene ricordare, però, che per poter lavorare a Londra bisogna chiedere la convalida del proprio titolo di studio presso l’Architects Registration Board.
Infine in Francia un architetto junior guadagna tra i 30.000 e i 40.000 euro lordi l’anno, quasi il doppio rispetto l’Italia. Un professionista affermato - specie nelle principali città - può arrivare a incassare anche 100.000 euro l’anno.
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