Quanto guadagna un collaboratore scolastico nelle scuole? Area A del personale Ata, ex bidelli e bidelle: ecco qual è oggi lo stipendio lordo e netto.
Il collaboratore scolastico è quella figura - che ha sostituito il ruolo di bidelli e bidelle - che ai sensi di quanto stabilito dal Ccnl scuola per il triennio 2019-2021 è addetto ai servizi generali della scuola, svolgendo azioni ben definite che richiedono una preparazione non specialistica. Tra i compiti principali ci sono l’accoglienza e la sorveglianza degli alunni durante gli orari di entrata, uscita e ricreazione, oltre alla vigilanza durante i pasti. Si occupa anche della pulizia degli spazi e degli arredi scolastici, collaborando attivamente con i docenti per garantire un ambiente sicuro e accogliente.
Di fatto, nonostante il cambio nominativo, e una diversa disciplina della professione, quello del collaboratore scolastico è ancora oggi uno dei mestieri più desiderati da chi vuole lavorare nelle scuole, attratto dalla possibilità di un posto stabile, con un ampio margine di ferie, e uno stipendio fisso.
Se a ciò si aggiunge che per lavorare come collaboratore scolastico - che non va confuso con la nuova figura dell’operatore scolastico - è sufficiente avere un diploma di scuola secondaria di II grado (o in alternativa anche un diploma di qualifica triennale rilasciato da un istituto professionale) è facile comprendere le ragioni per cui sono in molti a desiderare di intraprendere questa carriera, iniziando come supplenti (iscrivendosi alla terza fascia delle graduatorie Ata).
Ma di fatto, qual è lo stipendio percepito dai collaboratori scolastici? La retribuzione tabellare è stata di recente ridefinita grazie al rinnovo di contratto Scuola per il triennio 2019-2021 e presto ci sarà un ulteriore incremento (per il triennio 2022-2024).
In attesa di vedere cosa accadrà, vediamo quindi quanto guadagnano oggi gli ex bidelli e bidelle, facendo chiarezza anche sugli importi dello stipendio netto.
Quanto guadagnano i collaboratori scolastici delle scuole
Come definito dal Ccnl Scuola 2019-2021, i collaboratori scolastici appartengono all’area contrattuale A. La misura dello stipendio, così come previsto per gli altri ruoli nella scuola, dipende ovviamente anche dall’anzianità di servizio.
Nel dettaglio, per il calcolo della retribuzione si deve prendere come riferimento la seguente tabella:
Anzianità | Stipendio annuo lordo | Stipendio netto mensile (stimato) |
---|---|---|
0-8 | 16.427,76 euro | 1.225 euro |
9-14 | 17.841,37 euro | 1.290 euro |
15-20 | 18.871,26 euro | 1.337 euro |
21-27 | 19.907,43 euro | 1.383 euro |
28-34 | 20.671,97 euro | 1.418 euro |
oltre i 35 | 21.229,75 euro | 1.443 euro |
Qui ne risulta che ad esempio a inizio carriera si percepisce uno stipendio lordo di 16.427,76 euro, 1.368,98 euro lordi al mese che equivalgono a circa 1.225 euro netti. Una retribuzione che di fatto non è particolarmente elevata: basti pensare che per un netto sopra i 1.400 euro bisogna attendere il raggiungimento dei 28 anni di carriera.
Va detto comunque che l’importo dello stipendio netto calcolato in tabella è indicativo, in quanto ad esempio non tiene conto delle possibili detrazioni per familiare a carico a cui potrebbe avere diritto il lavoratore o la lavoratrice.
Gli straordinari
Così come per ogni lavoratore, anche al collaboratore scolastico viene data la possibilità di arrotondare lo stipendio percepito svolgendo delle ore di straordinario. In particolare, l’articolo 53 del Ccnl scuola stabilisce che su un orario settimanale di 36 ore il dipendente può fare al massimo 6 ore extra di lavoro. In totale, quindi, si può arrivare a 42 ore a settimana, ma comunque per non più di 3 settimane consecutive.
A definire l’importo dello straordinario è sempre il Ccnl Scuola del triennio 2019-2022, dove viene stabilito che a decorrere dall’1 gennaio 2024 a misura dei compensi è pari a:
- Straordinari diurni: 13,75 euro;
- Notturni o festivi: 15,95 euro;
- Notturni e festivi: 18.70 euro.
Considerando un limite settimanale di 6 ore di straordinario, quindi, ne risulta un incremento fino a 82 euro a settimana, ma per non tutto il mese comunque visto il limite delle 3 settimane consecutive.
Va poi detto che in alternativa alla retribuzione il dipendente può anche richiedere il recupero delle ore di straordinario come forma compensativa.
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