Quanto guadagna un nutrizionista? Lo stipendio in Italia

Redazione Lifestyle

1 Febbraio 2025 - 14:42

Qual è lo stipendio medio di un nutrizionista in Italia? Ecco quanto guadagna e quali fattori considerare per quantificare la retribuzione netta.

Quanto guadagna un nutrizionista? Lo stipendio in Italia

Vuoi diventare nutrizionista? Allora ti sarà utile sapere quanto guadagna e qual è lo stipendio in Italia, con tutti i fattori che possono influenzarlo.

In un contesto, come quello attuale, in cui l’attenzione nei confronti della corretta alimentazione è in crescita, questa figura professionale risulta sempre più richiesta. Egli è un esperto di benessere, diete e percorsi alimentari personalizzati, oltre a svolgere il suo lavoro educando i pazienti e favorendo l’equilibrio tra salute fisica e mentale.

In generale, le prospettive economiche sono interessanti, ma molto dipendente dall’esperienza sul campo e dal numero di pazienti. Ecco quanto guadagna un nutrizionista in Italia e da cosa dipende il suo stipendio.

Stipendio di un nutrizionista in Italia

Per definire lo stipendio medio di un nutrizionista occorre innanzitutto distinguere tra modalità professionali: quella da dipendente (ospedali, ASL, cliniche private, aziende alimentari) e l’altra da libero professionista (studi privati, consulenze).

Il nutrizionista dipendente in Italia guadagna tra €1.500 e €2.500 netti al mese. Se esercita in libera professione, invece, lo stipendio dipende dal numero di clienti e dalle tariffe applicate. Un nutrizionista affermato può arrivare a €3.000-€5.000 al mese o più.

Nutrizionista e CCNL

Se un nutrizionista lavora in ospedali pubblici, ASL o enti sanitari, il riferimento principale è il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Sanità.

Generalmente è inquadrato nel ruolo di dietista (se laureato in Dietistica) o altro profilo sanitario. Lo stipendio medio è tra €1.500 e €2.500 netti al mese, in base all’anzianità di servizio e al livello di inquadramento.
Se invece lavora in aziende private, cliniche o nel settore alimentare, il contratto può rientrare in:

  • CCNL Commercio e Terziario (se impiegato in aziende di consulenza alimentare o farmaceutica).
  • CCNL Studi Professionali (se lavora in studi medici privati o centri di nutrizione).
  • CCNL Industria Alimentare (se impiegato in aziende di produzione alimentare)

Nutrizionista libero professionista

Molti nutrizionisti lavorano come liberi professionisti, aprendo una Partita IVA e operando autonomamente. In questo caso:

  • non hanno un contratto nazionale di riferimento, ma devono iscriversi all’Ordine Nazionale dei Biologi (se laureati in Scienze della Nutrizione) per poter esercitare;
  • possono fissare autonomamente le loro tariffe, con guadagni variabili tra €2.000 e oltre €5.000 al mese, a seconda della clientela e dell’esperienza

Quanto guadagna un nutrizionista? I fattori da monitorare

Sono diversi i fattori che influenzano il guadagno di un nutrizionista, tra i quali:

  • esperienza: un professionista agli inizi potrebbe guadagnare meno di €1.500 al mese, mentre un nutrizionista con anni di esperienza può superare i €4.000;
  • ubicazione: nelle grandi città (Roma, Milano) le tariffe tendono a essere più alte rispetto alle zone rurali;
  • specializzazioni e certificazioni: un nutrizionista con competenze avanzate (sport, disturbi alimentari, nutrizione clinica) può chiedere compensi più alti;
  • marketing e clientela: i liberi professionisti con una buona presenza online o collaborazioni con palestre e studi medici possono aumentare il loro fatturato

Come diventare Biologo nutrizionista

Il termine “nutrizionista” è improprio - anche se usato comunemente - invece questa figura consiste nel biologo nutrizionista, quindi un esperto di biologia che è competente a elaborare piani alimentari personalizzati.

Per diventare biologo nutrizionista occorre iscriversi alla facoltà di Biologia (magistrale), superare l’esame di stato e poi iscriversi all’Ordine nazionale dei biologi, sezione A. Un percorso piuttosto lungo e impegnativo. Solo chi è iscritto all’ordine e quindi ha superato l’esame è abilitato per legge a lavorare come biologo nutrizionista (a tal riguardo si veda l’articolo 3 della legge 369/67).

Esiste poi anche la laurea in Scienza della nutrizione, istituita di recente, dopo la quale è possibile sostenere l’esame di stato e la successiva iscrizione all’ordine nazionale dei biologi.

Invece la specializzazione in Scienze dell’alimentazione non costituisce un requisito necessario per svolgere la professione ma è più che altro un approfondimento culturale che può dare maggiore lustro al titolo già conseguito. Ciò significa che chi è in possesso della laurea in Scienze dell’alimentazione ma non è iscritto all’ordine dei biologici non può comunque lavorare come nutrizionista.

Il biologo nutrizionista lavora a stretto contatto con il medico: egli elabora diete e percorsi alimentari dietro valutazione dello stato di salute fisica e mentale del paziente effettuata dal medico curante. Il nutrizionista non può effettuare diagnosiprescrivere farmaci.

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# Dieta

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