Un artista emergente può guadagnare con la musica? Esistono diverse piattaforme di streaming che permettono di guadagnare una piccola cifra. Ecco quanto si guadagna su Spotify per ogni ascolto.
Per chi produce musica in autonomia servizi di streaming musicale come Spotify, Amazon Music e Tidal possono essere una fonte di guadagno. Quanto si guadagna su Spotify? Tra tutte le piattaforme Spotify è quella più conosciuta ed è anche quella su cui si passa più tempo, si ascolta più musica e ci sono più ascolti complessivi. Quando si parla di guadagni con musica autoprodotta bisogna tenere in considerazione il numero di ascolti, tanto quanto su YouTube i guadagni dipendono dagli iscritti e delle visualizzazioni complessive del canale e dei video.
Spotify a piattaforma di streaming musicale che ha preso piede nel tempo e che oggi, in una fase di abbonamenti per ogni genere di prodotto, non risulta più strano dover pagare. Infatti per molti la musica era un servizio da non pagare - non è troppo lontana l’era della pirateria massiccia - e si è passati velocemente dai cd allo streaming.
Spotify si è inserito in questo contesto senza regole e ha permesso non solo ai grandi artisti di avere un luogo più sicuro nel quale guadagnare, ma permette anche a giovani emergenti di farsi conoscere. I guadagni su Spotify però non sono altissimi se non si è una celebrità del mondo della musica. Infatti su Spotify i guadagni sono pari a circa 0,07€ per ascolto, che si traduce in 70€ ogni 1000 ascolti.
Si può guadagnare con la propria musica su Spotify?
Si può guadagnare con la propria musica? La risposta è sì. Un piccolo artista, un emergente, chi fa musica per passione ha la possibilità di guadagnare e mettere da parte un piccolo gruzzoletto se utilizza piattaforme di streaming per sponsorizzare la propria musica o podcast. Spotify è una piattaforma di streaming che paga i propri artisti a seconda degli ascolti (non sempre).
Pubblicare come etichetta discografica permette di avere un miglior ranking (migliore classificazione), ma questo non si traduce direttamente in un miglior guadagno. Si possono però ottenere risultati migliori sponsorizzando la propria musica.
È però impossibile affermare che con Spotify, soprattutto se si è un piccolo artista, si possa guadagnare abbastanza da sopravvivere. Spotify si può aggiungere ad altre forme di guadagni con la musica, ma sicuramente non può essere l’unica fonte di guadagno. Persino i grandi artisti non arrivano a guadagnare molto con la riproduzione della musica su Spotify, per esempio Salmo con 500.000 ascoltatori mensili guadagna circa 5000€ al mese.
Quanto si guadagna su Spotify?
I guadagni Spotify sono nella media. Con altre piattaforme, è vero, si può guadagnare di più, per esempio Amazon Music paga per ogni ascolto 0,0074€, ovvero 7,40€ ogni 1000 ascolti; Tidal, piattaforma poco conosciuta di streaming musicale, permette di guadagnare 12€ ogni 1000 ascolti. Tra queste applicazioni di streaming di musica, Spotify è la piattaforma più conosciuta e quindi quella con maggiore possibilità di raggiungere il numero di ascolti minimo per essere pagato.
Ma quanto si guadagna? Spotify offre agli artisti il 70% dei guadagni per ogni ascolto, che si traduce in 0,07€ per riproduzione. Ogni 1000 ascolti si può quindi arrivare a guadagnare 70€.
Nel corso del tempo ci sono state diverse critiche sul reale guadagno attraverso Spotify, questo perché più che ad ascolto Spotify paga in base a una fetta di royalty stabilita per ogni Paese. I guadagni quindi si basano sulla percentuale gli ascolti che un artista ottiene sulla fetta totale del Paese. Se un artista conquista il 20% degli ascoltatori mensili, guadagnerà di più rispetto a chi ottiene una percentuale molto più bassa di ascolti.
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