Quanto tempo puoi lasciare il cane da solo in casa secondo la legge

Ilena D’Errico

6 Gennaio 2025 - 20:43

Ecco quanto tempo puoi lasciare il cane da solo a casa secondo la legge, a cosa devono fare attenzione i proprietari e cosa rischia chi non segue le regole.

Quanto tempo puoi lasciare il cane da solo in casa secondo la legge

Curare gli animali domestici è un grande impegno per i proprietari, che devono mettere in atto tutte le precauzioni per garantire il loro benessere e quello altrui. Chi ha un cane sa bene che in termini di tempo il proprio amico a quattro zampe è piuttosto impegnativo, ma fare del proprio meglio è fondamentale; innanzitutto, per la salute dell’animale. In secondo luogo, la cura del proprio cane si riflette inevitabilmente anche sugli altri, sui vicini di casa in particolar modo, che potrebbero patire il continuo abbaiare di un animale lasciato solo a lungo.

Di certo capita che sia necessario lasciare il cane a casa, per esempio quando si è lavoro, e questo non è necessariamente vietato. Bisogna tuttavia considerare i diritti del cane e delle persone circostanti, ponderando bene il tempo della propria assenza ed eventualmente chiedendo a qualcuno di fargli visita. Cerchiamo in tal proposito aiuto dalla legge e dalla giurisprudenza, per chiarire quando e per quanto tempo puoi lasciare il cane da solo in casa.

Abbandono del cane

Come prima cosa è bene affrontare il reato di abbandono di animale, che non riguarda soltanto gli episodi più drastici e crudeli. Lasciare il cane da solo e senza cure, anche in casa propria, può benissimo far scattare la fattispecie penale. La Corte di Cassazione è intervenuta più volte su questo tema, chiarendo che detenere l’animale domestico senza le cure adeguate al suo stato è illegale, anche se in contesti apparentemente ordinari.

Tanto per far un esempio, tenerlo in giardino legato a lungo può configurare reato. Non c’è un periodo di tempo prefissato, in quanto conta la trascuratezza e l’incuria dell’animale. Tempo e condizioni devono essere misurate secondo il proprio caso in particolare, l’età del cane, il suo stato di salute, l’eventuale addestramento e così via. Generalizzando sommariamente, si può concludere che non scatta il reato se l’animale viene lasciato un paio di ore con cibo e acqua dopo averlo portato fuori per i bisogni, ma si tratta appunto di un esempio molto generico. Se il cane ha problemi di salute che richiedono cure e assistenza costanti, per esempio, anche un’ora soltanto può essere deleteria per l’animale e integrare il reato.

Quest’ultimo è punito con l’arresto fino a 1 anno o l’ammenda compresa tra 1.000 e 10.000 euro. In tutte le ipotesi illecite è inoltre possibile il sequestro dell’animale, che ovviamente non ha scopo punitivo verso l’animale ma serve a proteggerlo e/o acquisire prove di reati.

Disturbo della quiete pubblica

Un altro reato che interessa chi lascia il cane da solo a casa è quello comunemente conosciuto come disturbo della quiete pubblica. Quest’ultimo si configura quando una quantità elevata e potenzialmente indeterminata di persone viene disturbata dai rumori, in questo caso dovuti all’abbaiare del cane. In questa ipotesi mancano comunque dei parametri solidi per determinare la durata e l’intensità del rumore, dovendoli necessariamente ricercare nella soglia prevista dal Codice civile per il lieto vivere del vicinato.

Si tratta della normale tollerabilità, che dipende dall’intensità e dalla durata del rumore, ma anche dalle condizioni ambientali e dalle circostanze specifiche che possono dar luogo a eccezioni. Il presupposto del reato, punito con l’arresto fino a 3 mesi o con l’ammenda fino a 309 euro, è che vengano disturbati “le occupazioni o il riposo delle persone”. Nel caso in cui siano soltanto i vicini di casa a patire l’abbaiare del cane, per esempio, non ci sarà alcun reato, ma le persone offese potranno agire in giudizio per ottenere la cessazione delle condotte moleste e un risarcimento dei danni subiti.

Se invece il disturbo è più ampio, tanto da arrivare a tutto il condominio e oltre, le vittime possono sporgere querela. Nel caso in cui si tratti di persone incapaci, per età o infermità, il reato è però procedibile d’ufficio.

Quanto tempo puoi lasciare il cane solo?

In base a quanto visto finora, è evidente che il tempo per cui il cane può esser lasciato solo deve essere valutato in base alle proprie circostanze specifiche. Bisogna quindi valutare se l’animale è abituato a stare da solo e premunirsi affinché stia in condizioni adeguate, senza patire sofferenze o disagi. In tal proposito sarebbe necessario procedere gradualmente, evitando in ogni caso lassi di tempo eccessivi.

Nel dettaglio, gli esperti raccomandano di partire con una durata massima di un’ora, da estendere al massimo a 4 ore a mano a mano. Si tratta di una raccomandazione generica, che deve essere ragionata a seconda delle condizioni di salute e dell’età dell’animale. I cuccioli, per esempio, necessitano di maggiori attenzioni e di uscire più spesso per i bisogni. L’animale deve avere a disposizione cibo, acqua e giochi per passare il tempo adeguatamente, nel benessere e di conseguenza senza presumibilmente lamentarsi. Alcuni utilizzano videocamere con microfono da controllare tramite lo smartphone al fine di osservare i cani ed eventualmente parlare con loro per rassicurarli, ma anche in questo caso bisogna valutare le proprie esigenze personali.

In sintesi, la normativa non stabilisce un periodo di tempo massimo entro cui il cane può esser lasciato solo a casa, quanto meno dal punto di vista numerico. Secondo la legge, infatti, il cane può stare da solo finché non disturba gli altri e soprattutto finché non patisce sofferenze di alcun genere.

Argomenti

# Legge

Iscriviti a Money.it