Donald Trump insiste nel voler comprare - con le buone o con le cattive - la Groenlandia: quanto vale il territorio che appartiene alla Danimarca e quanti soldi gli Stati Uniti potrebbero offrire.
Quanto vale la Groenlandia? Una domanda questa che in molti si staranno facendo ora che questo territorio quasi totalmente ghiacciato, che dal 1814 fa parte della Danimarca, è finito nuovamente nel mirino di Donald Trump che vorrebbe far diventare l’isola parte degli Stati Uniti.
Lo scorso dicembre, il presidente eletto ha rinnovato le richieste fatte durante la sua prima presidenza per la proprietà della Groenlandia da parte degli Stati Uniti, parlando di “una necessità assoluta”.
Adesso Trump nel corso di una conferenza stampa ha ribadito il concetto, rispondendo alla domanda se avrebbe escluso l’uso di coercizione militare o economica per ottenere la Groenlandia o lo Stretto di Panama con un inquietante “no, non posso assicurarti su nessuna di queste due, ma posso dire questo: ne abbiamo bisogno per la sicurezza economica”.
Donald Trump così vorrebbe comprare la Groenlandia - con le buone o con le cattive - per motivi di sicurezza economica, ma anche per una strategia di difesa visto che eventuali missili lanciati da Oriente per raggiungere gli Stati Uniti dovrebbero sorvolare proprio l’isola dove, non a caso, gli Usa già hanno piazzato dei sistemi di difesa.
Sia la Danimarca sia il governo autonomo della Groenlandia però hanno rigettato con sdegno le avances del tycoon, ribadendo che il territorio non è vendita anche se il presidente eletto questa volta sembrerebbe essere pronto ad andare fino in fondo.
Quanto vale la Groenlandia
La Groenlandia è l’isola più grande del mondo (2 milioni di km²) e ospita più di 56.000 persone, essendo di fatto la nazione meno abitata al mondo. Ex colonia norvegese e ora territorio autonomo della Danimarca, occupa una posizione geopolitica unica, tra gli Stati Uniti e l’Europa. La sua capitale Nuuk inoltre è più vicina a New York che alla capitale danese Copenaghen.
Donald Trump ha spiegato che possedere la Groenlandia è fondamentale per la sicurezza degli Stati Uniti, ma gli esperti affermano che potrebbe tenere d’occhio anche altri aspetti dell’isola come le sue ricche risorse naturali - tra cui petrolio, gas e terre rare - che potrebbero diventare più accessibili man mano che il cambiamento climatico scioglierà i ghiacci.
Inoltre la Groenlandia da tempo è considerata fondamentale per la sicurezza degli Stati Uniti soprattutto per respingere un potenziale attacco missilistico dalla Russia; inoltre la rotta di navigazione del Passaggio a Nord-Ovest corre lungo la sua costa rendendo l’isola una regione marittima strategica.
Stando ai dati che si riferiscono al 2021, il Pil della Groenlandia è stato pari a 3,2 miliardi di dollari, ma oltre al suo valore economico - ambito potenzialmente ancora tutto da sfruttare viste le risorse presenti e non utilizzate - c’è da considerare anche il valore strategico e militare.
Quanti soldi servono per comprare la Groenlandia
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, gli Stati Uniti offrirono alla Danimarca 100 milioni di dollari per la Groenlandia, equivalenti a oltre 1,6 miliardi di dollari odierni: l’offerta venne rifiutata, ma gli Usa ottennero una base aerea ora chiamata Pituffik Space Base nella parte nord-occidentale dell’isola.
Quasi cento anni prima, gli States per acquistare l’Alaska dalla Russia sborsarono all’epoca 7,2 milioni di dollari, circa 153,5 milioni di dollari oggi. Nel 1803 invece per la Louisiana sono stati versati alla Francia l’equivalente di 418 milioni di dollari moderni.
Dalla Danimarca gli Usa però hanno acquistato le Isole Vergini americane, pagate nel 1917 circa 25 milioni di dollari in oro ovvero circa 616,2 milioni di dollari odierni. Copenaghen però non vuole privarsi della Groenlandia e anche la popolazione locale non vorrebbe passare sotto la bandiera a stelle e strisce.
Ma quanti soldi Donald Trump dovrebbe offrire? Secondo un calcolo del Daily Mail, la Groenlandia essendo più grande dell’Alaska potrebbe costare il 50% in più, ovvero circa 230,25 milioni di dollari, ma la cifra appare essere molto più bassa rispetto al valore dell’isola: per convincere Copenaghen il presidente eletto dovrà nel caso mettere molto più pesantemente mano al portafoglio, con la spesa che poi dovrebbe essere comunque approvata dal Congresso dove i Repubblicani hanno la maggioranza.
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