Dall’1 aprile, con la fine dello stato d’emergenza, arriva un primo allentamento delle misure anti-Covid: quali sono le novità sulla quarantena per vaccinati e non vaccinati in caso di contatto con un positivo?
Si allentano le regole sulla quarantena: il percorso verso il ritorno graduale alla normalità voluto dal governo Draghi passa per misure meno stringenti in caso di contatto con un positivo al Covid-19. Dall’1 aprile entrano in vigore le nuove regole sulla quarantena, abolendo l’isolamento per tutti - vaccinati e non - nel caso in cui non presentino sintomi.
Il 31 marzo terminerà lo stato d’emergenza e il Consiglio dei ministri ha varato il nuovo decreto che definisce anche il calendario delle riaperture. Nel provvedimento vengono introdotte novità riguardanti la cancellazione del sistema a colori, ma anche il green pass e le mascherine, con un allentamento delle restrizioni.
Altra importante novità a partire dall’1 aprile è quella riguardante la quarantena. Con le nuove regole decade, di fatto, la differenziazione tra vaccinati e non vaccinati: vediamo cosa cambia, anche in base ai diversi contesti come il lavoro o lo studio.
Sparisce la quarantena per contatto
È stato il ministro della Salute, Roberto Speranza, a spiegare in conferenza stampa che con questo decreto vengono superate le quarantene per contatto con un positivo. Lo stesso Speranza ricorda come le quarantene fossero già state superate per le persone vaccinate: ora lo stesso principio varrà per tutti gli italiani, indipendentemente dallo status vaccinale. In isolamento resteranno solamente le persone positive.
Quarantena, cosa cambia dall’1 aprile
Dall’1 aprile per la quarantena varranno le stesse regole per tutti e non ci saranno più distinzioni tra chi ha fatto e chi non ha fatto il vaccino. Anche per i non vaccinati, dunque, non ci sarà più la quarantena in caso di contatto con un positivo al Covid.
Cosa succede in caso di contatto con un positivo
Nel caso in cui si venga in contatto con una persona positiva al Covid non sarà necessario porsi in isolamento: si deve restare a casa solamente se si è positivi o se si hanno sintomi. Chi invece ha avuto contatti con un positivo deve solo applicare l’autosorveglianza per 10 giorni e ricorrere all’utilizzo di mascherine Ffp2.
Non è quindi richiesto l’esito negativo di un tampone per uscire dalla quarantena in caso di contatto con un positivo. Se non si hanno sintomi è sufficiente l’autosorveglianza, senza necessità d’isolamento. Si può, per esempio, andare al lavoro se non si hanno sintomi: è sufficiente indossare le mascherine Ffp2. Se invece si presentano sintomi è necessario sottoporsi al tampone.
Come cambia la quarantena a scuola
Regole meno stringenti vengono introdotte anche a scuola: il principio sarà lo stesso seguito per gli adulti, con una totale uniformità normativa. Resta l’obbligo di indossare le mascherine fino al 30 aprile (salvo ulteriori proroghe), ma si esclude il ricorso alla didattica a distanza, se non per gli studenti contagiati.
Nelle scuole primarie e secondarie in caso di almeno quattro positivi in classe si prosegue con le lezioni in presenza ma con l’obbligo di indossare le mascherine Ffp2 per dieci giorni dall’ultimo contatto con un positivo.
In caso di sintomi l’alunno deve sottoporsi a un test antigenico o molecolare. Viene considerato valido, in caso di esito negativo, anche un test antigenico autosomministrato ed è poi sufficiente un’autocertificazione per il rientro in classe.
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