Quarantena ridotta per asintomatici, la richiesta delle Regioni: siamo vicini alla svolta?

Luna Luciano

9 Luglio 2022 - 09:12

Aumentano i positivi in Italia e le Regioni preparano un documento che propone di tagliare la durata delle quarantene per gli asintomatici. Ecco cosa sta accadendo.

Quarantena ridotta per asintomatici, la richiesta delle Regioni: siamo vicini alla svolta?

Ridurre la quarantena per gli asintomatici. Sarebbe questa la proposta avanzata dalle Regioni per poter far pronte al sempre maggior numero crescente di lavoratori costretti a casa perché positivi. Aziende e Servizi pubblici infatti si trovano a dover affrontare la mancanza di personale.

Il Covid non arresta la sua corsa e si registra un aumento dei casi trainati dalla variante Omicron 5. Attualmente il numero di persone in isolamento domiciliare si aggira intorno a 1,3 milioni e per tale motivo le Regioni avrebbero preparato un documento stilato dal coordinamento tecnico della Commissione salute della conferenza delle Regioni per proporre di ridurre i giorni della quarantena previsti per gli asintomatici, sia che abbiano completato il ciclo vaccinale e ricevuto la dose booster o meno.

Si potrebbe quindi essere vicini a una svolta, modificando le attuali norme previsti per la quarantena, ma il Governo vorrebbe essere prudente di fronte all’impennata della curva epidemiologica che dimostra come la pandemia non sia conclusa. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Covid, qual è la situazione attuale in Italia?

Davanti alla proposta delle Regioni di ridurre la quarantena per gli asintomatici non bisogna però ignorare la situazione attuale in Italia. Si osserva infatti una recrudescenza di casi in tutta la penisola e da ormai 5 giorni è stata superata quota 100mila casi giornalieri.

Eppure come ha analizzato il professor Giovanni Sebastiani, matematico del Cnr, la corsa del virus starebbe rallentando. Basandosi sul tasso di positività dei tamponi molecolari, “l’unico dato affidabile”, nelle prossime settimane è atteso l’inizio della discesa. In effetti tra il 10-15 luglio è stato previsto il picco di contagi, successivamente si dovrebbe quindi osservare un calo della curva epidemiologica. A rassicurare nel frattempo è la consapevolezza che la pressione sul sistema sanitario è ancora basso grazie all’immunità sviluppata tramite vaccini e contagi.

Cosa prevede la proposta delle Regioni: quarantena ridotta per asintomatici

Il documento preparato dalle Regioni presenta una serie di proposte, tra le quali spicca quella di ridurre la quarantena degli asintomatici, modificando le attuali regole che prevedono:

  • quarantena di 10 giorni per i non vaccinati, per chi abbia completato il ciclo vaccinale e per i guariti da più 120 giorni;
  • quarantena di 7 giorni per vaccinati con terza dose booster, per chi ha completato il ciclo vaccinale e per guariti da meno di 120 giorni.
  • quarantena per sintomatici e obbligo di effettuare il tampone dopo tre giorni dalla scomparsa dei sintomi.

La proposta delle Regioni sembrerebbe essere una risposta alle difficoltà affrontate dalle aziende e servizi pubblici per penuria di personale. Sono 1,3 milioni gli italiani a casa in isolamento. Per tale motivo la proposta è che gli asintomatici potrebbero tornare a lavoro dopo 5 giorni di quarantena con obbligo però di mascherina, oltre a terminare l’isolamento in assenza di sintomi da almeno 2 giorni e “senza necessità di effettuare un test”. Una proposta coraggiosa durante l’impennata della curva epidemiologica.

Inoltre, il documento delle Regioni chiede di:

  • ridurre il tracciamento dei contatti degli asintomatici, che porterebbe via risorse preziose.
  • adottare nuove regole sulle mascherine, con obbligo di Ffp2 nelle strutture sanitarie e obbligo di mascherina chirurgica su tutti i mezzi di trasporto e nei luoghi al chiuso aperti al pubblico.

Quarantena ridotta per asintomatici: vicini alla svolta? Cosa dice il Governo

Nonostante la proposta delle Regioni, è difficile stabilire con certezza se sia vicina una svolta. Infatti il Governo opterebbe per misure prudenti. Dopo aver allentato le misure di sicurezza e l’aumento improvviso dei casi, c’è il timore che, una eccessiva flessibilità possa contribuire a un incremento dei casi.

Il governo, come confermato dal ministro Roberto Speranza, intende accelerare sulla quarta dose anche per gli over 60, dopo l’apertura dell’Ema (agenzia europea del farmaco). Non resta che attendere per vedere se il Governo accoglierà tale richiesta oppure opterà per la strada della prudenza, già percorsa.

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