Secondo alcuni esperti già a settembre la quarta dose di vaccino anti-Covid potrebbe essere estesa a tutti gli italiani con un preparato bivalente: vediamo cosa vuol dire e cosa succederà in autunno.
La quarta dose del vaccino anti-Covid procede a rilento. Le categorie che possono ricevere la quarta somministrazione - anziani e fragili - continuano a temporeggiare ed evitano spesso la nuova vaccinazione. Ma intanto c’è già chi pensa a cosa succederà a settembre. Il timore di un aumento dei contagi, dovuto anche alla variante Omicron 5, porta a considerare come sempre più concreta l’ipotesi di una quarta dose per tutti subito dopo l’estate.
Tra chi pensa che uno scenario del genere sia probabile c’è il virologo dell’università Statale di Milano, Fabrizio Pregliasco, secondo il quale la quarta dose verrà estesa a tutti già a settembre con un vaccino bivalente, sia contro il ceppo originario del Covid che contro le nuove varianti.
Dall’altra parte, però, c’è chi frena sulla nuova somministrazione del preparato anti-Covid: per il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, per esempio, non è detto che ci sarà una quarta dose per tutti in autunno. E intanto il governo pensa a convincere chi deve ricevere ora la quarta dose. Vediamo, però, cosa potrebbe succedere a settembre.
Per Pregliasco quarta dose per tutti a settembre
Pregliasco, parlando a Un giorno da pecora su Rai Radio 1, spiega che la variante Omicron 5 sembra essere più contagiosa ma meno grave delle altre. Tuttavia il rischio è che diventi un problema in autunno, magari a settembre quando potrebbe diventare dominante anche in Italia. E a quel punto sembra inevitabile un nuovo rialzo dei contagi in autunno.
Ci si dovrà quindi porre il problema della quarta dose del vaccino anti-Covid. In particolare, secondo Pregliasco, l’ipotesi è che ci possa essere da settembre “una vaccinazione bivalente, con il Covid di Wuhan e la variante”. Possibilità su cui, comunque, non ci sono conferme né, tanto meno, si sa se entro quel mese esisterà un vaccino del genere realmente efficace.
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Per Locatelli quarta dose in autunno non è certa
Franco Locatelli affronta l’argomento del Covid nei prossimi mesi a SkyTg24 spiegando che i contagi dovrebbero risalire, ma questo non vuol dire che “tutti faremo la quarta dose in autunno”. Una decisione potrà essere presa solo in futuro e ancora sembra presto per capire se la quarta dose verrà estesa a tutti o meno.
Intanto Locatelli sottolinea come la priorità ora sia immunizzare i fragili. Il presidente del Css ricorda che solo il 35% degli immunodepressi ha ricevuto la quarta dose e solo il 16% nella fascia 60-79 con comorbidità ha ricevuto la seconda dose di richiamo. Per ora la priorità è proteggere loro, a giudizio di Locatelli.
Cosa vuole fare il governo sulla quarta dose
Per il momento il governo non prende posizione sulla quarta dose e lascia ogni decisione su una nuova campagna vaccinale di massa in sospeso. A oggi l’obiettivo dell’esecutivo è quello di convincere fragili e anziani a farsi somministrare subito la quarta dose.
L’idea dell’esecutivo è quella di puntare su nuovi strumenti che in alcune regioni stanno già avendo un discreto successo. Innanzitutto il governo potrebbe puntare maggiormente sulla chiamata attiva di chi deve ricevere la quarta dose. In più si potrebbe pensare di coinvolgere maggiormente i medici di medicina generale nelle somministrazioni delle quarte dosi per anziani e immunocompressi. Strategia da applicare in questi mesi e che non sembra, comunque, avere a che fare con la quarta dose per tutti in autunno, tema su cui il dibattito sembra rinviato a dopo l’estate.
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