Da incertezza a rilancio: è questo il futuro ottimista per una azienda italiana leader nel settore automotive e in crisi. Il piano industriale triennale promette lavoro, produttività, assunzioni.
Speedline ha un piano industriale triennale e questa è una buona notizia per l’azienda leader nel settore automotive in crisi e in amministrazione fiduciaria.
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha approvato il piano di rilancio produttivo valido per il periodo 2025-2027 lo scorso 8 aprile, mostrando una certa soddisfazione con le parole del ministro Urso, secondo il quale si tratta di una “svolta decisiva per Speedline, storico marchio veneto della componentistica automotive che punta a riconquistare la propria leadership. Con il contributo dei Commissari siamo determinati a selezionare investitori solidi, capaci di valorizzare l’eredità del brand e il suo potenziale tecnologico, ponendo al centro la qualità e l’eccellenza che da sempre contraddistinguono i prodotti Speedline.”
Lo storico stabilimento nel veneziano aveva dichiarato lo stato d’insolvenza il 15 ottobre scorso a fronte di debiti per oltre 20 milioni di euro, iniziando quindi il 2025 in amministrazione fiduciaria. Il lavoro, in realtà, non manca nella fabbrica che si è distinta per la competenza e la professionalità nelle componenti di alta gamma per il settore automotive. Ma la produzione a ranghi ridotti aveva lasciato presagire un futuro in salita.
Cosa cambia adesso con il piano industriale? Speedline può essere salvata.
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Il piano industriale di Speedline: l’azienda è salva?
I Commissari Straordinari di Speedline hanno presentato il piano industriale e ottenuto il via ibera ministeriale lo scorso 8 aprile. L’azienda si trova sulla strada del risanamento dopo l’amministrazione fiduciaria.
Nel dettaglio, sono quattro i punti di intervento del piano industriale:
- mantenimento e sviluppo dei rapporti con clienti di alto profilo;
- aumento dei volumi nel segmento premium degli OEM europei dell’automotive;
- rilancio su scala globale dei comparti racing e tuning, settori nei quali il brand Speedline eccelle e gode di un forte appeal;
- aumento dell’efficienza dei processi industriali
Secondo gli obiettivi triennali, le prospettive di crescita sono promettenti: il numero di ruote vendute dovrebbe superare di gran lunga le 124.000 nel 2024 e arrivare a 575.000; il fatturato dovrebbe passare da 17,2 milioni del 2024 a 65,3 milioni; si stima un ritorno alla redditività con un Ebitda 2027 positivo del +2,7%.
Anche sul fronte occupazione le prospettive sono positive: nel 2026 sono attesi almeno 55 addetti in più e nel 2027 gli occupati dovrebbero crescere ancora di circa 50 unità. La produttività potrebbe recuperare con un brillante +78,3% nell’arco del triennio.
Gli oltre 200 attuali lavoratori di Speedline possono, quindi, tirare in sospiro di sollievo, nonostante tutte le incognite sul mercato auto che provengono dal contesto internazionale così fragile e imprevedibile.
Attenzione, infine, a un aspetto importante per rendere giustizia a chi lavora attualmente in un clima di crisi: come indicato nel comunicato ministeriale “proseguono gli accertamenti legali in merito alle condotte del Gruppo Ronal e del fondo Callista con l’indagine di situazioni eclatanti di illegittimità e di elevato danno da risarcire.”
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