Questa banca italiana sta per licenziare 2.000 dipendenti. Tutta colpa dell’AI

Flavia Provenzani

14 Ottobre 2024 - 15:19

Ondata di licenziamenti in arrivo per questa banca italiana. In tutto il mondo il comparto annuncia piani di ottimizzazione dei processi grazie (oppure no) all’intelligenza artificiale.

Questa banca italiana sta per licenziare 2.000 dipendenti. Tutta colpa dell’AI

Continua a preoccupare l’impatto dell’intelligenza artificiale sul mercato del lavoro. Stavolta nel mirino c’è il comparto bancario italiano.

Infatti, la settima banca italiana per capitalizzazione di mercato nei giorni scorsi ha annunciato un maxi-taglio al personale alla luce dell’ottimizzazione di operatività e tempistiche dovuta all’AI.

Parliamo di BPER Banca SpA, una delle prime banche europee ad aver fornito una stima concreta delle conseguenze dell’intelligenza artificiale sui suoi processi e, soprattutto, sulla sua forza lavoro.

2.000 licenziamenti in arrivo per questa banca. “Colpa” dell’AI

Presentando il suo nuovo piano industriale - denominato “B:Dynamic Full Value 2027” -, lo scorso giovedì la banca ha annunciato una riduzione dei posti di lavoro di circa 2.000 unità nei prossimi anni, grazie ad “una ottimizzazione e automazione dei processi grazie a AI/GenAI)”.

Nello specifico, BPER prevede che l’organico sarà tagliato “di circa il 10% a circa 18.500 risorse per fine 2027”:

Gli Oneri operativi, esclusi svalutazioni e ammortamenti, diminuiranno del 7% tra il 2024 e il 2027 (CAGR -2,3%)
attestandosi a circa €2,4 miliardi alla fine 2027. L’organico del Gruppo scenderà di circa il 10% a circa 18.500 risorse
per fine 2027. Le uscite volontarie, già concordate, ammonteranno a circa 1.600. Il turnover organico riguarderà
circa 1.500 persone in arco di Piano. Il Gruppo farà 1.100 assunzioni mirate attraendo talenti con competenze
specialistiche e ampia esperienza in aree strategiche (es. IT). Le spese amministrative diminuiranno del 16% in arco
di Piano.

Da tempo oramai le banche europee affermano che l’AI porti con sé la capacità di far abbassare loro i costi operativi in sostituzione dei dipendenti. Ma poche prima di BPER hanno quantificato il numero di lavoratori che l’intelligenza artificiale lascerà a casa.

Come riportato, il taglio del personale si verificherà attraverso uscite volontarie già concordate, turnover naturale e attraverso la transizione delle vendite dalle filiali ai canali digitali.

Per BPER, la riduzione della forza lavoro complessiva sarà parzialmente compensata dalle assunzioni. La banca prevede circa 3.100 uscite complessive entro il 2027, ma punta ad assumere 1.100 nuovi dipendenti nello stesso periodo, soprattutto nelle aree strategiche, come quella IT.

L’impatto dell’intelligenza artificiale sui dipendenti bancari

BPER Banca non è l’unica banca che scommettere sia sull’AI “tradizionale” che su quella generativa e sulla sua capacità di ottimizzare non solo la produttività ma anche i costi.

Nel comparto europeo, ad esempio, UBS ha rivelato di aver sviluppato un’intelligenza artificiale per proporre degli accordi di fusioni e acquisizioni alle società clienti, andando ad analizzare un database di oltre 300.000 aziende in meno di 30 secondi. ING sfrutta l’AI per individuare potenziali inadempienti, mentre Deutsche Bank la utilizza per l’analisi dei portafogli dei clienti più facoltosi.

Oltreoceano, per Citigroup non si torna più indietro. La banca statunitense è convinta che il comparto bancario sia quello in cui l’AI avrà maggiore impatto sui licenziamenti dei dipendenti e che nei prossimi anni la redditività del settore aumenterà di 170 miliardi di dollari a livello mondiale nei prossimi anni.

Per Jamie Dimon, ad di JPMorgan Chase & Co., l’intelligenza artificiale farà in modo che i dipendenti bancari possano lavorare solo 3,5 giorni alla settimana.

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