Questa catena di supermercati fa pagare 12 euro solo per entrare nei negozi

Ilena D’Errico

12 Febbraio 2025 - 22:37

In questa catena di supermercati bisogna pagare 12 euro ancora prima di entrare nei negozi. Ecco perché e come funziona.

Questa catena di supermercati fa pagare 12 euro solo per entrare nei negozi

Questa catena di supermercati fa pagare 12 euro solo per entrare nei negozi, come se si trattasse di un deposito cauzionale. Non è un vero e proprio biglietto di ingresso, in quanto la cifra viene stornata dal conto finale dei clienti o rimborsata in caso di acquisti dal costo inferiore. Di fatto, però, i consumatori sono chiamati ad anticipare il denaro ancor prima di entrare nel supermercato. Protagonista di questa novità a dir poco insolita è la catena Aldi, che ha deciso di introdurre importanti cambiamenti nelle sedi commerciali londinesi.

Tra app, deposito e intelligenza artificiale tra gli scaffali fare la spesa diventa un’attività insolita e tutta nuova. Certo, l’utilizzo di sistemi tecnologici e all’avanguardia può portare notevoli benefici alla clientela, soprattutto riducendo i tempi d’attesa e le code. D’altra parte, pare che siano necessari ancora degli aggiustamenti tecnici, visto che i continui errori informatici stanno facendo insorgere la clientela londinese. L’unico negozio Aldi di questo genere, quindi, dovrebbe conservare questo primato ancora per un po’, almeno il tempo necessario a evitare sbagli e inesattezze.

In questo supermercato paghi 12 euro per entrare

Nel 2022 la catena tedesca Aldi, ormai molto presente anche sul territorio italiano, ha aperto una sede nel quartiere londinese di Greenwich. La versione di Aldi “Shop and go” si propone come una soluzione pratica e innovativa per tutte le persone che vogliono evitare le lunghe attese in cassa. Fare la fila, sistemare gli articoli sul rullo, imbustarli e pagare sono tutte operazioni poco apprezzate da chi ha poca pazienza o, semplicemente, è di fretta. In questo sembrano svanire tutte le barriere geografiche.

Gli inglesi, come gli italiani, vanno a fare acquisti nella pausa pranzo o subito dopo il lavoro, cercando di ottimizzare i tempi nella frenetica vita quotidiana. Le casse veloci, la prenotazione della spesa online e i carrelli intelligenti si stanno diffondendo sempre di più anche in Italia, con tentativi mirati di ridurre il tempo necessario per far la spesa. Molte volte più che il tempo effettivo si riduce soltanto la sensazione di attesa, così che i consumatori sono meno frustrati e si dedicano più pazientemente agli acquisti, quindi spendendo più del previsto.

Il maggiore risparmio di tempo, quando presente, è dovuto solamente alla diversificazione della coda per scannerizzare i prodotti e pagare il conto. Le opzioni “Shop and go” sono presenti, seppur limitatamente, anche qui, dove spesso vengono chiamate “Spesa and go”. Molto semplicemente, si saltano diversi passaggi per arrivare dagli scaffali alla cassa, avendo il conto già pronto. In alcuni casi bisogna scannerizzare i prodotti manualmente prima di inserirli nel carrello, altre volte sono presenti appositi sistemi di lettura, ma comunque si arriva in cassa pronti a pagare e ricevere lo scontrino. Aldi, nella sede britannica, ha deciso di ottimizzare ulteriormente questo processo.

Sistemi regolati con l’intelligenza artificiale verificano il costo della merce prelevata dagli scaffali e inserita nel carrello, con l’obiettivo di ridurre al minimo gli errori, gli illeciti e ovviamente la perdita di tempo. Nulla di troppo sorprendente di questi tempi, non fosse che la catena tedesca ha deciso di ridurre all’osso la fatica dei clienti. Questi ultimi sono chiamati a pagare un deposito di circa 12 euro (ovvero 10 sterline) ancor prima di entrare nel negozio. Il pagamento avviene tramite una carta di credito oppure il conto collegato all’applicazione del programma fedeltà del punto vendita. In questo modo, bisogna pagare soltanto la differenza di prezzo con l’addebito automatico oppure ricevere in seguito il rimborso dell’importo non speso.

Come anticipato, pare che il meccanismo stia creando dei problemi nei tempi di rimborso e nel controllo degli addebiti, perciò non sembra che la novità verrà presto estesa. In secondo luogo, non è del tutto chiara la funzionalità di questo meccanismo, che presumibilmente è ancora solo in fase di sperimentazione. Si tratta comunque di uno strumento innovativo, che ha la potenzialità di unire la tutela dell’esercente e le necessità della clientela. Ovviamente, per cambiamenti di questo genere i clienti devono essere avvertiti, tenendo conto anche delle necessità specifiche e delle regole da rispettare dal punto di vista giuridico. L’esercente del supermercato, comunque, ha il diritto di porre simili requisiti all’ingresso, gestendo un luogo sì aperto al pubblico ma privato, purché senza discriminazioni. Si tratterebbe però di un caso unico in Italia, meritevole senza dubbio di ulteriori approfondimenti.

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