Il player globale dell’apprendimento linguistico annuncia la sostituzione progressiva dei lavoratori con l’intelligenza artificiale, puntando a un modello AI-first.
La popolare piattaforma per l’apprendimento delle lingue, Duolingo, ha annunciato un cambiamento radicale nella gestione del personale: l’azienda intende sostituire gradualmente i lavoratori con sistemi di intelligenza artificiale.
Questa decisione, comunicata ufficialmente dal CEO e co-fondatore Luis von Ahn, segna una svolta verso un approccio “AI-first” che mira a rivedere profondamente le pratiche operative e a incrementare l’efficienza attraverso l’automazione.
La svolta AI-first di Duolingo: cosa cambia per i lavoratori
In una email interna condivisa anche su LinkedIn, Luis von Ahn ha spiegato che l’adozione di un modello “AI-first” non può limitarsi ad “apportare piccole modifiche ai sistemi”, ma richiede un generale “ripensamento del modo di lavorare”, a partire dall’impiego delle risorse.
Duolingo prevede infatti di ridurre progressivamente l’uso di lavoratori impiegati per compiti che può svolgere l’AI. Questo significa che molte attività ripetitive e manuali, come la generazione di contenuti didattici, saranno affidate a sistemi automatizzati.
Von Ahn ha sottolineato che l’obiettivo non è semplicemente sostituire le persone con macchine, ma “rimuovere i colli di bottiglia” in modo che i dipendenti possano “concentrarsi sul lavoro creativo e sui problemi reali, non su attività ripetitive”.
L’intelligenza artificiale, secondo il CEO, non è solo uno strumento per aumentare la produttività, ma un mezzo indispensabile per raggiungere l’obiettivo educativo di Duolingo, ovvero creare rapidamente una grande quantità di contenuti di qualità per una platea globale. “Senza l’AI, ci vorrebbero decenni per adattare i nostri contenuti a un pubblico sempre più ampio”, ha affermato. “Abbiamo il dovere nei confronti dei nostri studenti di fornire loro questi contenuti il prima possibile”.
Automazione e futuro del lavoro nel settore Ed-Tech
La scelta di Duolingo si inserisce in un trend più ampio di aziende tecnologiche che integrano l’intelligenza artificiale nei processi produttivi e decisionali. Ad esempio, Shopify ha recentemente adottato un approccio simile, chiedendo ai team di dimostrare perché non possono raggiungere i propri obiettivi tramite l’AI prima di richiedere nuove risorse umane.
Duolingo, che conta milioni di utenti in tutto il mondo, punta a ottimizzare non solo la produzione di contenuti ma anche i processi di recruiting e di valutazione delle performance, affidandoli sempre più a sistemi automatizzati. Von Ahn ha inoltre precisato che nuove assunzioni saranno autorizzate solo se non sarà possibile automatizzare una parte significativa delle responsabilità del team interessato.
Il mercato globale dell’AI nel settore dell’educazione è in rapida crescita, con previsioni che indicano un valore di oltre 20 miliardi di dollari entro il 2027. L’adozione di soluzioni AI da parte di piattaforme come Duolingo potrebbe dunque rappresentare un modello di riferimento per l’intero settore, ma solleva anche questioni importanti sul futuro del lavoro e sulla necessità di riqualificazione professionale per i lavoratori coinvolti.
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