Questa superpotenza può cambiare completamente gli equilibri di potere nella corsa all’ipersonico

Alessandro Nuzzo

26 Marzo 2025 - 21:29

La Cina ha sviluppato una nuova tecnologia per i motori ipersonici che potrebbe cambiare gli equilibri mondiali.

Questa superpotenza può cambiare completamente gli equilibri di potere nella corsa all’ipersonico

La Cina negli ultimi anni sta intensificando gli sforzi nella tecnologia spaziale. Ha costruito la stazione spaziale di Tiangong, avviato avveniristici programmi di esplorazione sulla Luna e Marte ma punta a raggiungere la leadership anche in settori chiave come quello aerospaziale, un settore dove la competizione mondiale è elevata.

La propulsione ipersonica è il settore in cui si sta facendo battaglia tra le potenze mondiali per raggiungere il ruolo di leadership. La Cina con lo sviluppo di una nuova tecnologia sembra aver assunto il vantaggio. Un gruppo di ricercatori dell’Università Beihang di Pechino ha sviluppato una nuova tecnologia di postcombustione per un motore avanzato.

Il nuovo motore ipersonico sviluppato dalla Cina

Il principio consiste nell’iniettare polvere di magnesio nei gas di scarico generati dalla combustione del carburante in un motore convenzionale, riuscendo così a raddoppiare la spinta. Sono stati già condotti dei test ad un’altitudine di circa 30 chilometri in condizioni che simulavano una velocità di Mach 6 e i risultati sono stati incoraggianti.

Questo progresso segna un passo significativo, poiché i motori a reazione tradizionali possono presentare instabilità in determinate condizioni, come durante il decollo a bassa velocità, quando l’erogazione di energia risulta particolarmente irregolare. Per ovviare a questa criticità, il team ha impiegato il magnesio, apprezzato per la sua elevata reattività, e i test hanno dimostrato l’efficacia della soluzione adottata.

Lo sviluppo di motori ipersonici affidabili potrà garantire nel mondo dell’aviazione aerei che viaggiano ad una velocità maggiore e di conseguenza durata dei voli inferiore. Si potrebbe ad esempio completare un volo Roma-New York in un’ora.

Sviluppata una nuova lega metallica

Non solo motori ipersonici perché la Cina ha annunciato di aver sviluppato anche una nuova lega metallica dalle proprietà eccezionali. Si tratta di una lega di niobio e silicio in grado di resistere a temperature estreme, ben superiori a quelle che possono sopportare le leghe attualmente utilizzate nella costruzione di motori aeronautici.

Anche in questo caso i primi test sono stati incoraggianti e la produzione su larga scala della lega di niobio-silicio potrebbe favorire la costruzione di aerei supersonici in grado di resistere alle temperature elevate che si sprigionano a velocità come Mach 5 o 6. Ma la nuova lega potrebbe trovare applicazione anche in altri settori industriali, come la produzione di turbine a gas per la generazione di energia e la produzione di componenti per reattori nucleari.

Presto si potrà volare a velocità ipersoniche

I voli ipersonici rappresentano una grande sfida che l’industria aeronautica sta portando avanti. In un futuro non troppo lontano si potrà realmente volare da una parte all’altra del globo in poche ore. Forse già entro il 2030.

Una nuova tecnologia sarà testata già entro il 2025. Un velivolo capace di volare oltre i 7.000 km/h, spinto da un motore rivoluzionario: il VDR2, sviluppato dalla Venus Aerospace. Il motore VDR2 si basa sul principio del ramjet, un sistema in cui l’aria viene compressa unicamente dalla velocità del volo, eliminando la necessità di turbine o parti mobili.

Questa tecnologia, al tempo stesso semplice e rivoluzionaria, consente di raggiungere velocità fino a Mach 6 (circa 7.400 km/h). In termini pratici, un volo da Roma a New York potrebbe durare appena 55 minuti, mentre per una tratta più lunga, come Roma-Tokyo, sarebbero necessarie circa due ore. Tuttavia, per quest’ultima rotta sarebbe richiesto uno scalo tecnico per il rifornimento, poiché l’autonomia stimata del velivolo è di circa 8.000 km.

Ma ci sono altre due sfide da gestire prima di poter dire di aver creato finalmente un aereo ipersonico. La prima è la gestione delle temperature, visto che a quella velocità l’aria che entra nel motore si riscalda fino a 2.130°C. E poi c’è la sfida umana perché un corpo che viaggia ad una velocità così elevata è soggetto a forti sollecitazioni soprattutto durante le fasi di accelerazione e decelerazione.

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# Aereo

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