Il percorso del Bitcoin è secondo molti irripetibile. Eppure negli ultimi mesi la criptovaluta principe è rimasta molto indietro rispetto ad altre valute virtuali. Ecco quali
Ci sono criptovalute che stanno crescendo più del Bitcoin. Sono in molti a farlo notare nel comparto, osservando come ci siano crypto che - almeno potenzialmente - stanno mostrando numeri che possono eguagliare e persino superare le crescite record di quella che è considerata la criptovaluta principe.
Solo nell’ultima settimana, il Bitcoin è cresciuto del 15% raggiungendo un nuovo massimo storico appena sotto i 20mila dollari. La notizia ha entusiasmato e fatto il giro del mondo.
Eppure, nel corso dello stesso lasso di tempo Ethereum - la seconda maggiore criptovaluta - ha fatto registrare un +20%.
Nel frattempo XRP, ad oggi tra le prime 4, è aumentata di quasi il 25%.
Queste criptovalute stanno crescendo più del Bitcoin
Litecoin, Polkadot, Cardano e Stellar sono criptovalute sempre più conosciute e accomunate da un unico elemento: tutte sono state in grado di fare guadagni maggiori rispetto al Bitcoin nelle ultime settimane.
Una mossa in avanti che secondo Greg King, CEO di Osprey Funds - società che investe in valute digitali - è in parte un percorso quasi meccanico:
“Parte di ciò che sta succedendo è semplice matematica: le crypto minori possono mostrare mosse in avanti in percentuali maggiori, e ci sono molte altre valute appetibili per degli investimenti”.
Di certo la differenza resta: l’attuale valore di tutti i Bitcoin in circolazione è pari a circa 360 miliardi di dollari, contro gli appena 70 miliardi di Ethereum e i 30 miliardi. di XRP.
Eppure il rialzo delle «piccole» non può essere ignorato, tanto che lo stesso King invita a diversificare il proprio portafoglio assecondando proprio questo trend:
“Ha senso per gli investitori avere un portafoglio con Bitcoin ed Ethereum a lungo termine e possedere un paniere di altre crypto in decisa crescita. Penso che sempre più persone cercheranno di allontanarsi da un pericolo di concentrazione: la diversificazione è importante, riduce il rischio”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA