Queste nuove luci sull’auto sono obbligatorie, chi riguardano le nuove regole UE

Ilena D’Errico

14 Settembre 2024 - 00:35

Nuove luci obbligatorie sull’auto e altre regole dell’Unione europea: ecco di cosa si tratta e chi riguarda.

Queste nuove luci sull’auto sono obbligatorie, chi riguardano le nuove regole UE

L’Unione europea è costantemente al lavoro per evitare gli incidenti stradali o almeno limitare le conseguenze dei sinistri. Le statistiche parlano chiaro, la stragrande maggioranza degli incidenti è causata da errori e distrazioni del conducente. Soltanto il 5% di questi, infatti, è attribuibile a guasti o malfunzionamenti dei veicoli. Così, vengono gradualmente introdotti nuovi limiti e obblighi, provando a superare la ritrosia dei cittadini dei vari stati membri.

Riveste particolare importanza in questo campo il Regolamento n. 2019/2144 dell’Unione europea, che ha previsto diverse tappe per l’introduzione di nuovi criteri necessari all’omologazione dei veicoli. Il processo si dovrebbe compiere entro luglio 2027, quando la Commissione europea valuterà la funzionalità dei sistemi introdotti e stabilirà nuove misure se ritenuto opportuno.

Da luglio 2024, però, sono entrati in vigore ulteriori obblighi per quanto riguarda i dispositivi di sicurezza e di guida assistita. Tra questi, anche delle luci obbligatorie, in particolare quelle di stop posteriori: con la nuova frenata automatica introdotta dovranno essere lampeggianti. Ci sono poi luci che nulla hanno a che vedere con la visibilità dell’auto o della strada. Si tratta di un sistema di segnalazione luminoso combinato ad avvisi acustici per richiamare il conducente al rispetto dei limiti di velocità. Ma vediamo tutte le novità.

Luci sull’auto e altre nuove regole dell’Ue

Come anticipato, l’Unione europea sta cercando di limitare gli incidenti stradali, aiutando i guidatori a reagire e tutelare i ciclisti e i pedoni. Così, introduce un sistema di frenata di emergenza che rileva possibili impatti con ostacoli, prima avvisando il conducente e poi attivandosi in caso di mancata risposta. Proprio nell’ambito della frenata, le luci di stop posteriori devono in automatico lampeggiare, per allertare in modo più efficace i conducenti. Di pari passo, è richiesto un sistema di rilevamento ostacoli in retromarcia.

Inoltre, è previsto anche un sistema obbligatorio di adattamento intelligente della velocità, capace anche di leggere i segnali stradali riguardanti i limiti di velocità. Così, i conducenti saranno allertati da luci e suoni al loro superamento.

L’Ue ha pensato anche all’assunzione di alcolici alla guida, notoriamente deleteria per la sicurezza della circolazione stradale ma ancora troppo diffusa. Così, è chiesta l’installazione di un’interfaccia per l’installazione dell’alcolock, il dispositivo di rilevamento del tasso alcolemico. Quest’ultimo potrebbe infatti divenire obbligatorio, almeno in alcuni casi, bloccando peraltro l’utilizzo della vettura in caso di ubriachezza.

Non solo l’alcol, anche la stanchezza e i fatidici “colpi di sonno” provocano numerosi e terribili incidenti stradali. Per questo motivo, è richiesta l’installazione di dispositivi che rilevano segnali anomali e controllano i movimenti del conducente, dalle mani sul volante al movimento dello stesso.

In caso di disattenzione, il conducente viene allertato e il dispositivo si attiva per mantenere l’auto in corsia. Non è però integrato il controllo visivo, perché dovrebbe inquadrare il volto del guidatore e contravvenire alle regole sulla privacy, anche se sarebbe più efficace. In ogni caso, ogni impatto viene registrato dalla scatola nera obbligatoria.

Chi riguardano le nuove regole dell’Unione europea

Molti veicoli già dispongono di sistemi simili a quelli elencati, ma con l’entrata in vigore dell’obbligo tutte le nuove vetture necessiteranno delle caratteristiche elencate per ricevere l’omologazione europea. Di conseguenza, tutti i veicoli in uso al momento possono essere utilizzati e continueranno a circolare senza problemi, almeno per un po’ di tempo, ma tutte le auto nuove dovranno disporre dei sistemi di sicurezza individuati dall’Ue. L’obbligo riguarda dunque i produttori (e i rivenditori a cui è vietato immettere in commercio veicoli non omologati), ma non i singoli conducenti.

Chi proverà ad aggirare i divieti, comunque, non potrà senza dubbio circolare con il veicolo in questione e va incontro a rischi sulla propria incolumità e quella altrui, considerando che le norme europee sull’omologazione vanno ben oltre quelle citate.

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