Questi conducenti over 70 devono agire subito, altrimenti potrebbero perdere il diritto di guidare

Ilena D’Errico

11 Marzo 2025 - 22:37

I conducenti over 70 devono agire in fretta per non perdere il diritto di guidare. Ecco cosa devono fare.

Questi conducenti over 70 devono agire subito, altrimenti potrebbero perdere il diritto di guidare

Le regole sulla patente di guida italiane sono oggi viste come un modello da diversi Stati europei e anzi potrebbero diventare la base del nuovo regolamento Ue sulla circolazione stradale, soprattutto per quanto riguarda il trattamento dei conducenti con l’avanzare dell’età anagrafica. L’Italia prevede infatti un sistema di rinnovo che tiene strettamente conto dell’età dei conducenti, bilanciando l’interesse degli stessi di guidare con quello della sicurezza stradale. Ecco perché chi guida a 70 anni deve agire subito nell’esecuzione delle pratiche, rischiando altrimenti di perdere la possibilità di guidare.

Il rinnovo della patente per i conducenti over 70: quando rischiano di perderla e cosa fare

Come anticipato, le regole per il rinnovo della patente cambiano per i conducenti over 70 e in particolare con l’avanzare dell’età si accorcia il periodo di validità della licenza di guida. Si parte infatti dal presupposto che con il passare degli anni crescono le possibilità di una riduzione delle capacità di guida, in quanto possono insorgere o peggiorare problemi di vista, concentrazione, attenzione e riflessi. Ovviamente non è per tutti così e anzi ci sono molti guidatori anziani che hanno ben più di 70 anni ma riescono a stare al volante senza intoppi e in tutta sicurezza. Ecco perché non può essere impedito ai conducenti over 70 di guidare in ragione della sola età anagrafica, dovendo garantire a tutti i cittadini pari diritti e opportunità.

Le regole prevedono quindi il controllo dell’idoneità alla guida con maggiore frequenza, assicurando al conducente di poter continuare a svolgere la propria vita ma allo stesso tempo accertando che sia perfettamente in grado di farlo nel rispetto dell’incolumità di tutti, a partire proprio da quella del guidatore stesso. Molto semplicemente, quindi, si accorciano i tempi entro cui bisogna sottoporsi alla visita medica. Dopo il compimento dei 70 anni, infatti, i conducenti sono chiamati a rinnovare la patente di guida ogni 3 anni.

Prima di questa soglia, la patente si rinnova ogni 5 anni nella fascia tra i 50 e i 70 anni (prima ancora si applica la validità ordinaria di 10 anni). Dopo il compimento di 80 anni, infine, la scadenza si accorcia ulteriormente e il rinnovo deve essere eseguito ogni 2 anni. Ovviamente, la restrizione del periodo di validità è dovuta alla considerazione dei potenziali repentini cambiamenti nello stato di salute e attività del conducente più adulto. Per questo motivo, è richiesta la presentazione del certificato medico aggiornato, oltre al pagamento di una serie di costi, tra diritti della Motorizzazione e imposta di bollo. Il mancato rinnovo della patente di guida entro i tempi previsti e quindi del compimento degli accertamenti medici necessari comporta inevitabilmente la scadenza della patente.

In questo caso il conducente non può più guidare, rischiando altrimenti sanzioni davvero molto elevate e naturalmente il ritiro della patente.

È poi opportuno tenere a mente che chi non versa in condizioni di salute propriamente rosee dovrebbe giocare con un certo anticipo nelle pratiche di rinnovo, in ragione dei maggiori accertamenti medici richiesti e dell’eventuale (ma frequente) necessità di contestare il verbale della commissione medica o di usare determinati ausili (come semplicemente un paio differente di occhiali da vista), ma pure semplicemente di eseguire controlli più approfonditi e mirati.

Ciò è necessario a evitare i disagi superflui, tenendo conto che è possibile ottenere un permesso provvisorio di guida in attesa della visita prenotata presso la Commissione medica locale, da richiedere proprio a quest’ultima. Queste regole valgono per la maggior parte delle patenti, con eccezione per le patenti C1, C1E, C, CE che hanno scadenze ridotte a 5 anni fino ai 65 anni e 2 anni successivamente. In quest’ultimo caso, la guida di autotreni e autoarticolati di massa complessiva a pieno carico maggiore di 20 tonnellate con patente CE è subordinata alla visita presso la Commissione medica locale e in ogni caso vietata dopo i 68 anni.

Lo stesso vale per coloro che hanno una patente D o DE conseguita entro il 30/9/2004 che abilita alla guida dei veicoli abilitati rispettivamente dalla patente C e CE. Altrimenti, le patenti D1, D1E, D, DE sono sottoposte a scadenze analoghe alla B, ma vengono assimilate alla stessa dopo il compimento dei 68 anni. Prima di quest’età ma dopo i 60 anni, inoltre, la guida di autobus, autocarri, autotreni, autosnodati e autoarticolati adibiti al trasporto necessita del certificato annuale rilasciato dalla Commissione medica locale. Infine, è bene ricordare di non aspettare troppo tempo: non rinnovando la patente di guida entro 3 anni dalla sua scadenza, eccetto il permesso provvisorio, comporta la necessità di rifare l’esame per conseguirla nuovamente. Un passaggio dispendioso e oltremodo stressante per chi già guidava da tempo, costringendo molte persone a rinunciarvi.

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