Questo bond bancario in euro paga il 4,80% il primo anno e fino al 4,80% a seguire

Stefano Vozza

27 Gennaio 2025 - 11:40

Analizziamo un neo bond bancario a tasso misto del tipo Leveraged Floater con durata massima fino a 15 anni, ossia gennaio 2040

Questo bond bancario in euro paga il 4,80% il primo anno e fino al 4,80% a seguire

Proseguono le emissioni di corporate bond da parte dei principali istituti finanziari di mezzo mondo, europei inclusi.

Abbiamo già visto i tratti salienti dei due bond emessi (dual tranche) da UniCredit, mentre qui esporremo quelli targati Societe Generale. anticipiamo solo che questo bond bancario in euro paga il 4,80% il primo anno e fino al 4,80% a seguire.

L’obbligazione bancaria a 15 anni con possibilità di rimborso anticipato

Tanto Oltralpe che in Europa, Societe Generale rientra tra i grandi gruppi bancari per capitalizzazione, asset totali ed operatività complessiva. Per cui per sostenere le sue attività di impresa colloca sul mercato strumenti di debito attraverso cui finanziarle.

Ora, delle due obbligazioni con durata massima fino a 15 anni (sono entrambe del tipo callable) soffermiamoci su quella a struttura Leveraged Floater. È denominata in euro, ha codice ISIN XS2970836511 e data emissione e scadenza al 17/01/2025 e al 17/01/2040 (15 anni), salvo il caso dell’esercizio della callable. Cioè dal 2° anno in poi la banca francese si riserva la facoltà di rimborsare in anticipo il prestito. Tale scelta verrebbe comunicata al mercato 10 giorni lavorativi antecedenti la data di rimborso anticipata (c.d. “notice period”).

Tanto a scadenza quanto in caso di call, l’importo rimborsato sarebbe sempre pari al nominale sottoscritto, maggiorato degli interessi netti dell’ultima cedola di periodo.
Il taglio minimo di sottoscrizione è di 1.000 € e relativi multipli, e il titolo è negoziato sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana.

Per cui per tutta la sua vita utile sarà possibile tradarlo liberamente ai corsi di mercato che man mano si andranno formando. La modalità di negoziazione è al corso secco, cioè non terrà conto del rateo di interesse della cedola che maturerà nel corso del tempo.

La struttura dei rendimenti dell’obbligazione a tassi misti

La struttura dei rendimenti del bond è a tasso misto e del tipo Leveraged Floater. Per il primo anno, da gennaio 2025 a gennaio 2026, l’emittente riconosce un tasso fisso del 4,80%, il 3,552% al netto della ritenuta fiscale del 26% sugli interessi. La data di stacco cedola (e di eventuale rimborso anticipato) è quella del 17 gennaio di ogni anno, fino a scadenza.

Poi a seguire gli interessi annui lordi (base di calcolo della cedola: 30/360) sono variabili. La cedola sarà pari al tasso Euribor a 3 mesi (3M) moltiplicato per il fattore di partecipazione dell’1,5. In altri termini sarà pari al 150% il valore dell’Euribor 3M rilevato, e racchiusa entro un valore minimo (floor) dello 0,00% e uno massimo (cap) del 4,80% lordo annuo.

Per cui se l’Euribor in futuro dovesse divenire temporaneamente negativo, il capitale non subirebbe l’avversità dei tassi. Viceversa, in caso di un suo exploit la partecipazione al rialzo resterebbe ingabbiata entro il cap. Questo meccanismo di funzionamento vale per tutti e 14 gli anni residui del bond (dal 2° al 15°) in caso di mancata callable del debito.

Questo bond bancario in euro paga il 4,80% il primo anno e fino al 4,80% a seguire

Calcolare in anticipo il rendimento effettivo medio annuo e/o complessivo, lordo e netto, è impossibile data la molteplicità dei fattori che lo determinano.

Su di esso pesa la durata del proprio investimento, che potrebbe non coincidere con quella del titolo, oltre al prezzo di carico e scarico del bond. Poi c’è l’opzione callable nelle mani della banca, che potrebbe estinguere il debito prima del 2040. Infine ci sono le valutazioni sul futuro andamento dell’Euribor 3M.

Se dovesse ritornare a lungo tra il nullo e il negativo e la banca non lo richiamasse anzitempo, il titolare del titolo resterebbe “scoperto” di flusso cedolare. Viceversa, se restasse a lungo alto darebbe modo alla cedola di piazzarsi nella parte alta della forchetta min-max.

Al pari di tutti gli altri investimenti finanziari, sovrani e non, vanno poi valutati tutti gli altri potenziali rischi. Vale a dire quello emittente, dove i rating attribuiti a Societe Generale alla data del 17/01/2025 oscillano tra A e A1. Poi abbiamo il rischio tassi, già esposto prima, quello di liquidità e quello di reinvestimento nel caso di esercizio della callable. In quest’ultimo caso è probabile che ci si troverebbe dinanzi uno scenario di bassi tassi di interesse, privando l’investitore di buone opportunità di reinvestimento del capitale. Infine occhio al rischio di mercato, ossia alle inevitabili oscillazioni dei prezzi del titolo sul mercato secondario.

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