C’è un rischio per la finanza e l’economia mondiali nel 2024 che pochi stanno valutando: a cosa fare attenzione secondo l’ex segretario al Tesoro Usa Summers.
Mentre Wall Street festeggia gli attesi tagli ai tassi di interesse nel 2024, un rischio poco calcolato potrebbe sconvolgere Borse e piani di investimento.
A lanciare l’allerta è stato l’ex segretario al Tesoro Lawrence Summers intervenuto su Bloomberg TV. Secondo le sua valutazioni, c’è troppo entusiasmo sul percorso accomodante della Federal Reserve atteso per il 2024 e, soprattutto, le previsioni sull’inflazione potrebbero ancora sorprendere in negativo.
Quest’anno l’inflazione Usa è scesa più rapidamente di quanto previsto e i mercati dei futures scontano adesso oltre 1,5 punti percentuali di tagli dei tassi di interesse nel 2024.
L’indicatore preferito dalla banca centrale per l’inflazione sottostante è aumentato solo dell’1,9% annualizzato nei sei mesi fino a novembre, segnando la prima volta in più di tre anni che è sceso al di sotto dell’obiettivo del 2%. Tuttavia, proprio i progressi sui prezzi in calo nascondono insidie finora troppo sottovalutate.
Nel 2024 l’inflazione è ancora un rischio: l’avvertimento
Con gli Usa riferimento dell’economia mondiale, l’attenzione è tutta rivolta sull’andamento dei prezzi statunitensi e sul conseguente approccio della Fed con i tagli dei tassi previsti nel 2024.
Dinanzi a previsioni ottimistiche e al rally di Wall Street di fine anno che fa ben sperare anche il sentiment finanziario dei prossimi 12 mesi, Summers ha invocato prudenza con il fattore inflazione ancora minaccioso.
“Penso che ci sia ancora un rischio che il mercato probabilmente sta sottovalutando: che non faremo i progressi sull’inflazione quanto spera la gente, e che non ci sarà tanto spazio per l’allentamento della Fed come ci si aspetta”: questo il monito dell’ex segretario al Tesoro Usa.
L’obiettivo Fed dell’inflazione al 2% non è visto come imminente, solido e duraturo. Aumenti salariali del governo federale, minacce di scioperi, tensione sui mercati del lavoro, rischi geopolitici e rialzo dei prezzi delle case sono ancora potenziali fonti di pressioni inflazionistiche.
“Dichiarare che abbia avuto luogo il proverbiale atterraggio morbido mi sembra prematuro”, ha detto Summers. “Direi sicuramente che sembra migliore e più probabile rispetto a sei o otto mesi fa”, ha aggiunto.
Infine, Summers ha suggerito che gli Stati Uniti dovranno aumentare la spesa per la difesa e crescere la propria attenzione alla sicurezza nazionale in un contesto di crescente conflitto globale. La prospettiva per il 2024 lascia intravedere ancora segnali di pericolosa incertezza.
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