Il curioso caso della MV Glen Sannox, realizzata per ridurre le emissioni ma inquina più di una vecchia nave diesel.
Le vecchie navi alimentate a diesel sono uno dei mezzi di trasporto più inquinanti che esistono. Da un po’ di tempo sta avvenendo una svolta green con l’utilizzo di navi alimentate a GNL o a biogas. Questa scelta è stata adottata anche in Scozia, dove per i collegamenti tra la terraferma scozzese e l’isola di Arran si è deciso di utilizzare un nuovo traghetto «green», la MV Glen Sannox. Il paradosso però è che questo traghetto in realtà inquinerà più del vecchio traghetto diesel MV Caledonian Isles. utilizzato sino ad ora. Questo è quanto si evince da un’analisi delle emissioni condotta da CalMac. I calcoli dicono che la MV Glen Sannox emetterà 10.391 tonnellate equivalenti di CO2 all’anno, rispetto alle 7.732 della MV Caledonian Isles.
La Glen Sannox è il primo traghetto costruito nel Regno Unito in grado di funzionare con doppio carburante, sia con GNL (gas naturale liquefatto), sia con gasolio marino.
Al momento del suo lancio il primo ministro scozzese Nicola Sturgeon dichiarò che avrebbe contribuito al raggiungimento degli «obiettivi mondiali della Scozia in materia di cambiamenti climatici». E invece sembra che non sarà così.
Certamente il nuovo traghetto di dimensioni più grandi del vecchio aumenterà la capacità di carico trasportando 127 auto contro le circa 90 del vecchio traghetto Caledonian Isles.
La sua potenza e manovrabilità dovrebbero inoltre comportare meno cancellazioni dovute alle condizioni meteorologiche. Al momento le dimensioni della nave impediscono di attraccare nel consueto porto finché non sarà realizzata un’importante opera di ristrutturazione.
Vantaggi ambientali limitati
Purtroppo in termini ambientali e di inquinamento, i vantaggi dell’utilizzo della Glen Sannox sono piuttosto limitati. Il traghetto a doppio carburante ha una maggiore capacità per le auto, ma necessita di motori più grandi che emettono anche metano, un gas serra con un effetto di riscaldamento globale molto maggiore della CO2.
Considerando le emissioni di metano, il vantaggio di far funzionare la nave con GNL anziché solo con gasolio è inferiore al 9%.
Utilizzando il GNL, le emissioni di CO2 sono inferiori fino al 25%, ma questo è quasi interamente compensato dalle maggiori dimensioni del motore e dal maggiore consumo di carburante. Il maggiore consumo di carburante comporta quindi alla fine una produzione di anidride carbonica complessiva maggiore di circa il 35% rispetto alla Caledonian Isles.
Insomma è quasi più conveniente far funzionare il vecchio traghetto diesel di 31 anni fa.
La produzione di metano è poi ancora più pericolosa della CO2. Il metano è un gas serra con un potenziale di riscaldamento globale 28 volte più potente della CO2 nell’arco di 100 anni.
La Scozia non ha poi una fornitura locale di GNL ma deve importarlo e trasportarlo da un terminal ubicato nel Kent tramite autocisterne. Un viaggio di 445 miglia che si traduce in ulteriori 140 tonnellate di CO2 l’anno. C’è un modo per far diventare i traghetti scozzesi più ecologici ed è alimentarli con biogas, prodotto da rifiuti organici come letame o sottoprodotti dell’industria del whisky.
Tuttavia, costruire un impianto di produzione del biogas in Scozia richiederebbe ingenti investimenti e richiederebbe anche strutture per il sottoraffreddamento del gas, trasformandolo in liquido. Un qualcosa al momento quindi irrealizzabile.
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