Questo vulcano sottomarino erutterà nel 2025. La previsione dei ricercatori

Maria Paola Pizzonia

17 Febbraio 2025 - 20:52

Una previsione utile per le persone e per il futuro della ricerca. Ma vediamo cosa succederà nel dettaglio.

Questo vulcano sottomarino erutterà nel 2025. La previsione dei ricercatori

Prevedere con esattezza le eruzioni vulcaniche è una sfida complessa, ma nel caso dell’Axial Seamount, un vulcano sottomarino situato a 480 chilometri dalla costa dell’Oregon, i ricercatori sono riusciti a stimare con un anno di anticipo la prossima eruzione. Secondo un recente rapporto dell’American Geophysical Union (AGU), il vulcano erutterà entro la fine del 2025, aprendo nuove prospettive per la ricerca scientifica sulla previsione delle eruzioni.

Axial Seamount: un laboratorio naturale per lo studio delle eruzioni

L’Axial Seamount è uno dei vulcani sottomarini più attivi al mondo e la sua regolarità eruttiva lo rende un caso di studio ideale. Monitorato da oltre un decennio, è costantemente osservato grazie a sensori di pressione posizionati sul fondale marino e a veicoli subacquei autonomi e telecomandati (AUV e ROV). Il geofisico William Chadwick, intervistato da Science News, ha sottolineato come la capacità di prevedere un’eruzione con così tanto anticipo sia qualcosa di eccezionale. Mark Zumberge, della Scripps Institution of Oceanography, ha definito l’Axial Seamount “il vulcano sottomarino meglio studiato al mondo”, grazie all’accurato monitoraggio a cui è sottoposto.

Un modello di eruzione prevedibile

I dati raccolti mostrano che il vulcano segue un pattern eruttivo piuttosto costante. Le precedenti eruzioni, registrate nel 1998, nel 2011 e nel 2015, si sono verificate quando il vulcano ha raggiunto un determinato livello di inflazione, cioè il rigonfiamento causato dall’accumulo di magma sotto la crosta terrestre.

Attualmente, il vulcano ha raggiunto oltre il 95% della soglia di inflazione (cioè di rigonfiamento) dell’ultima eruzione. Dopo un rallentamento tra il 2022 e il 2023, il tasso è tornato a crescere in modo significativo dall’autunno del 2023, arrivando a 25 cm/anno nel luglio 2024, con un aumento costante. Questo parametro, unito a un’intensa attività sismica – con centinaia di terremoti al giorno e sciami sismici che superano le 500 scosse giornaliere –, indica che l’eruzione è sempre più vicina.

Nessuna minaccia per la popolazione

A differenza dei vulcani terrestri, che possono rappresentare un pericolo diretto per le comunità circostanti, i vulcani sottomarini raramente costituiscono una minaccia per la popolazione. Sebbene possano generare tsunami, nel caso dell’Axial Seamount questo rischio non sussiste, come confermato dal geologo Jeff Beeson dell’Oregon State University in un’intervista a OPB News.

L’eruzione imminente non sarà distruttiva, ma offrirà ai ricercatori un’occasione preziosa per affinare i modelli predittivi. Se la previsione si rivelerà corretta, sarà un passo importante nella comprensione e nella gestione dei rischi legati alle eruzioni vulcaniche, migliorando la sicurezza delle comunità vicine ai vulcani attivi. Grazie al monitoraggio costante dell’Axial Seamount, il 2025 potrebbe rappresentare un punto di svolta nella ricerca sulle eruzioni vulcaniche, portando gli scienziati verso una migliore capacità di osservare questi imponenti fenomeni naturali.

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