Virginia Raggi sarebbe pronta a lasciare il Movimento 5 Stelle per candidarsi alle elezioni politiche: difficile però che possa andare con Luigi Di Maio.
La notizia è stata lanciata da La Stampa: Virginia Raggi sarebbe pronta a lasciare il Movimento 5 Stelle se, la prossima settimana, i pentastellati dovessero in Senato votare la fiducia al dl Aiuti che contiene la contestata norma sulla realizzazione di un termovalorizzatore a Roma.
Raggi attualmente è consigliere comunale al Campidoglio per i 5 Stelle, oltre che presidente speciale della commissione per la candidatura di Roma a Expo 2030. Una nomina che non è piaciuta a molti visto il precedente no alle Olimpiadi quando era sindaca.
Da tempo Virginia Raggi viene indicata in rottura con Giuseppe Conte, con il possibile voto favorevole al dl Aiuti che potrebbe essere la pistola di Sarajevo per l’addio della ex sindaca al Movimento 5 Stelle.
Per La Stampa la pentastellata vorrebbe candidarsi per un posto in Parlamento alle prossime elezioni politiche, ma difficilmente potrebbe farlo con i 5 Stelle visto che ha già usufruito di una deroga al terzo mandato in occasione delle amministrative a Roma dello scorso anno.
Raggi va con Di Maio? Difficile
Al momento la posizione del Movimento 5 Stelle sul dl Aiuti è in bilico: se a Palazzo Madama si procederà con un voto di fiducia, i grillini potrebbero votare contro visti i nodi irrisolti del termovalorizzatore a Roma e del Superbonus.
I pontieri da giorni sono a lavoro per una soluzione, una rottura infatti potrebbe portare a una crisi di governo e al voto anticipato, ma al momento appare difficile fare una previsione su cosa potrebbe accadere in Aula la prossima settimana.
Da quanto si apprende Virginia Raggi sarebbe una spettatrice interessata, visto che se alla fine i pentastellati dovessero votare la fiducia al dl Aiuti l’ex sindaca potrebbe fare le valigie e abbandonare il Movimento.
Visti i suoi buoni rapporti con Luigi Di Maio, facile ipotizzare che Insieme per il Futuro possa essere un naturale approdo per Virginia Raggi. Questo simposio però potrebbe creare più di un problema al ministro degli Esteri.
Raggi senza dubbio porterebbe in dote un buon tesoretto di voti su cui può contare a Roma, ma metterebbe a rischio ogni possibile alleanza con le altre forze centriste. Con l’ultimo sondaggio di Termometro Politico che indica Insieme per il Futuro allo 0,8%, da solo Di Maio non andrebbe da nessuna parte.
Di conseguenza la figura della ex sindaca potrebbe essere troppo ingombrante per l’ex golden boy pentastellato: per poter ambire a una riconferma in Parlamento, Luigi Di Maio dovrà per forza stringere un patto con i moderati e, in questo scenario, per Virginia Raggi viste le sue posizioni considerate radicali non dovrebbe esserci posto.
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