Il rating MCC è un giudizio del merito creditizio fondamentale per stabilire se un’impresa è ammissibile alla garanzia pubblica del fondo Pmi: ecco come funziona e come si calcola.
Il rating MCC offre una valutazione del merito creditizio e permette di verificare se un’impresa è ammissibile al Fondo di garanzia PMI.
Più l’azienda è solida e meno necessita della protezione dello Stato accedere al credito bancario: ci sono 5 fasce di rating MCC (la prima è la migliore, la quinta è la peggiore) che determinano la probabilità che l’impresa sia in grado di rimborsare un prestito entro i termini contrattuali senza risultare inadempiente.
Per calcolare il merito creditizio viene utilizzato un complesso modello econometrico che, a partire dai dati di bilancio, dal settore economico dell’attività, dalla forma giuridica dell’impresa e da altre informazioni bancarie, restituisce un parametro sintetico che permette di collocare il soggetto economico in una classe della scala di valutazione e di determinare la percentuale di copertura della garanzia.
Vediamo nel dettaglio come funziona e come calcolare il rating MCC per valutare l’ammissibilità dell’impresa al Fondo attraverso il tool di calcolo di BankAdvisor, che consente la simulazione di calcolo del merito creditizio e della percentuale di garanzia MCC.
Cos’è il rating MCC
Il rating MCC è un sistema di valutazione del rischio di insolvenza e consente di verificare l’ammissibilità alla garanzia pubblica del fondo Pmi, calcolando il merito creditizio.
In pratica il rating MCC è un metodo di calcolo di tipo econometrico che fornisce un parametro di valutazione del merito creditizio, partendo dai dati di bilancio e da informazioni di natura bancaria. Da questo calcolo si ottiene uno score sintetico che:
- esprime il merito di credito del soggetto esaminato;
- permette di stabilire l’ammissibilità di un’impresa al Fondo di garanzia PMI.
Il rating MCC viene elaborato sulla base delle Disposizioni operative del Fondo di garanzia per le PMI in vigore dal 15 marzo 2019, che integra quanto disposto dal decreto del MISE di concerto del MEF del 6 marzo 2017.
A chi serve il rating MCC
La valutazione del merito creditizio attraverso il rating MCC serve ad aziende e professionisti ad accedere più facilmente al credito bancario, pur disponendo di garanzie insufficienti. I soggetti che rispettano i requisiti possono contare sulla garanzia statale offerta dal Fondo di garanzia PMI, istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico (con legge n. 662/96) e finanziato con risorse europee, per ottenere un prestito o un finanziamento anche in assenza di garanzie reali e personali: in caso di inadempimento dell’impresa, è lo Stato a coprire fino all’80% dell’importo richiesto, sollevando la banca dal rischio di insolvenza.
La platea dei beneficiari a cui può essere concessa la garanzia pubblica comprende piccole e medie imprese (PMI), incluse le imprese artigiane, consorzi e società consortili, microimprese e liberi professionisti.
Rating MCC: i vantaggi per le aziende
Aziende e professionisti che dispongono con tempestività del rating MCC e lo aggiornano periodicamente possono contare su molteplici vantaggi:
- possibilità di ottenere una posizione di forza potenziale nelle relazioni con il sistema bancario, migliorando le condizioni di accesso al credito;
- aumentare le probabilità di accoglimento della domanda di garanzia associata alla richiesta di finanziamento;
- valutare l’opportunità di rettificare o meno alcune voci di bilancio in modo da ottenere un punteggio migliore nel merito creditizio;
- prendere le giuste decisioni economico-finanziarie e prevedere strategicamente qual è il momento migliore per richiedere credito.
In generale, dunque, avere un rating MCC aggiornato e ottimizzato permette a imprese e professionisti di ottenere risparmi significativi.
Il calcolo del rating MCC permette poi alle banche e alle società che erogano il credito di non avere più la necessità di procedere con gli accantonamenti patrimoniali come previsto dall’IFRS9 (IFRS, International Financial Reporting Standard).
Nella stesura del bilancio IAS/IFRS, società quotate, banche e intermediari finanziari soggetti a vigilanza con titoli ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato dovrebbero infatti accantonare risorse specifiche non solo per i crediti già deteriorati, ma anche per quelli che potrebbero deteriorarsi in futuro, compresi quelli in bonis.
Come funziona il rating MCC
Il modello di rating MCC fornisce un parametro di valutazione specifico e comune, risultante da due moduli e un blocco informativo, che valuta l’eventuale presenza di pregiudizievoli:
- Il modulo economico-finanziario valuta il soggetto sotto i profili economico, finanziario e patrimoniale: si basa sugli ultimi due bilanci depositati o sulle ultime due dichiarazioni fiscali, nel caso di contabilità semplificata;
- Il modulo andamentale valuta i rapporti che il soggetto ha intrattenuto con le istituzioni finanziarie, in funzione di quanto risulta dalla Centrale Rischi Banca d’Italia e/o dagli altri operatori specializzati Crif e Cerved.
Più specificatamente, i soggetti interessati a conoscere il merito creditizio dovrebbero avere a disposizione e utilizzare queste informazioni fondamentali:
- finalità del prestito, se pertinente per il tipo di prodotto;
- reddito e flusso di cassa;
- posizione e impegni finanziari, comprese le attività costituite in garanzia e le passività potenziali;
- modello di business e struttura aziendale (informazioni qualitative);
- piani aziendali supportati da proiezioni finanziarie (informazioni quantitative);
- garanzia reale (per i prestiti garantiti);
- altri fattori di attenuazione del rischio, come eventuali garanzie personali;
- documentazione legale specifica del tipo di prodotto, come per esempio permessi o contratti.
L’analisi integrata dei due moduli genera un punteggio che viene inserito in una matrice per determinare:
- La fascia di valutazione che va da 1 (quella migliore) a 5 (quella peggiore);
- La percentuale di garanzia che viene coperta dal Fondo Centrale.
Come calcolare il rating MCC
Abbiamo visto che il rating MCC è una sintesi di due ampie analisi specifiche che portano, rispettivamente, a uno score integrato, agli eventi pregiudizievoli e a uno score aziendale. Le valutazioni in questione sono:
1 - Analisi di bilancio
Consente di fare la valutazione dello score economico-finanziario in funzione della forma societaria, del tipo di contabilità e del settore di attività (industria, commercio, edilizia, immobiliare o servizi).
I dati di bilancio vengono rielaborati in modo da calcolare vari indici quantitativi e qualitativi (per esempio, Oneri finanziari/MOL e Variazione fatturato) che poi vengono moltiplicati per opportuni coefficienti la cui somma conduce ad un indice di sintesi che, in relazione ad una certa scala valutativa, si trasforma in uno score economico-finanziario.
2 - Verifica delle informazioni presenti nella Centrale Rischi, in CRIF e in CERVED
L’analisi quantitativa delle informazioni presenti nella Centrale Rischi, in CRIF e in CERVED porta alla valutazione dello score andamentale, identificando 3 sotto-moduli:
- quando non è possibile arrivare ad uno score andamentale, il rating MCC sarà funzione solamente dello score economico-finanziario visto sopra;
- lo score andamentale potrebbe coincidere con l’unico sotto-modulo elaborabile;
- lo score andamentale è una media ponderata fra i due o tre sotto-moduli usati.
3 - Score complessivo
Lo score complessivo dell’azienda si ottiene integrando in una matrice gli score individuati dal modulo economico-finanziario e dal modulo andamentale.
4- Valutazione di eventi pregiudizievoli
Quando esistono degli eventi pregiudizievoli con riferimento all’azienda o alle persone fisiche che ricoprono cariche rilevanti, lo score integrato è sottoposto a delle penalizzazioni.
Sono considerati “pregiudizievoli” eventi quali:
- un fallimento o evento similare, in quanto determina l’inammissibilità dell’azienda al Fondo di garanzia;
- ipoteche, pignoramenti o domande giudiziali con riferimento all’impresa o ai soci con cariche rilevanti comportano una penalizzazione dello score di due classi;
- la combinazione di eventi pregiudizievoli in capo all’impresa e ai soci comporta una penalizzazione pari a 4 classi.
5 - Rating MCC finale
Ottenuto lo score finale, si arriva a formalizzare una tabella dalla quale emerge la classe di valutazione, la fascia di valutazione e la probabilità di inadempimento.
La fascia di valutazione costituisce il fattore discriminante rispetto all’ammissibilità dell’azienda al Fondo di garanzia:
- con uno score fra 1 e 4 l’impresa è sostanzialmente solvibile e quindi ammissibile al Fondo;
- se lo score ricade nella fascia 5, l’impresa è valutata a forte rischio e quindi non viene data l’ammissibilità.
Per una prova gratuita del servizio di calcolo del Rating MCC di BankAdvisor è possibile visitare il sito ufficiale. Tramite il pulsante “Prenota una demo gratuita” è infatti possibile contattare direttamente l’assistenza clienti.
Infine, è bene ricordare che sul sito ufficiale di BankAdvisor sono presenti diversi servizi B2B nella sezione dedicata, tutti con un costo mediamente accessibile che varia da poche decine a qualche centinaio di euro, a seconda delle funzioni richieste.
In collaborazione con BankAdvisor
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