Come controllare i finanziamenti in corso

Alessandro Nuzzo

07/05/2022

Se vuoi avere maggiori informazioni su quanti e quali finanziamenti hai in corso o se sei segnalato come cattivo pagatore puoi richiedere una visura al Crif. Vediamo come fare.

Come controllare i finanziamenti in corso

Chiedere un finanziamento per acquistare un’automobile, un elettrodomestico o accendere un mutuo per l’acquisto di un immobile è molto frequente. Oggi milioni di italiani fanno riferimento al credito per poter esaudire un proprio desiderio.

Ogni volta che si fa una richiesta di prestito o si sottoscrive un mutuo o un finanziamento, i nostri dati finiscono per un periodo di tempo presso una banca dati Eurisc, il Sistema di Informazioni Creditizie gestito dal Crif.

Grazie alle informazioni inserite nel SIC gli istituti di credito possono conoscere la storia finanziaria di chi richiede un prestito e decidere così se acconsentirlo o meno. Anche un semplice cittadino può visionare le informazioni contenute sul suo conto all’interno del database. Vediamo come controllare i finanziamenti in corso e soprattutto se siamo segnalati come cattivi pagatori.

SIC, Sistema Informazioni Creditizie: cos’è e cosa contiene

Il SIC, ovvero il Sistema di Informazioni Creditizie, è una banca dati gestito dal Crif, la centrale dei rischi finanziari, che contiene le informazioni sui rapporti tra un cliente e gli istituti di credito, una sorta di storico finanziario di un cittadino.

Nel momento in cui facciamo richiesta di credito le nostre informazioni confluiscono automaticamente e per un periodo di tempo in questo database. Le informazioni contenute sono:

  • dati anagrafici del soggetto che ha richiesto un finanziamento;
  • le richieste di finanziamento presentate dal cliente;
  • le richieste di finanziamento accettate o rifiutate;
  • i mutui estinti;
  • il numero di rate che il cliente deve ancora versare;
  • l’importo medio delle varie rate;
  • la puntualità nei pagamenti.

SIC: a cosa serve

La finalità del database è quello di informare gli istituti di credito sulla solvibilità del richiedente e verificare se è un cattivo pagare o se in passato ha sempre estinto il debito regolarmente. Si tratta di uno strumento di garanzia da parte di chi concede il prestito che serve anche a dare stabilità all’intero sistema creditizio.

Ogni qualvolta ci si reca in un istituto di credito per richiedere un prestito, la prima operazione che fa il funzionario è accedere alla banca dati del Crif per verificare la situazione debitoria e lo storico del soggetto.

Solo dopo aver visionato tali informazioni l’istituto decide se consentire il prestito o meno.

I tempi di permanenza dei dati nel SIC

I dati su prestiti e finanziamenti presenti nel database si cancellano automaticamente senza bisogno di richieste specifiche. Queste seguono un preciso schema e la cancellazione avviene in diverso tempo a seconda delle informazioni contenute. Ecco i tempi:

  • 6 mesi per richieste di finanziamento;
  • 30 giorni per finanziamenti cancellati o annullati;
  • 36 mesi dalla data di estinzione del finanziamento con pagamenti puntuali e regolari.

In caso di ritardi nei pagamenti queste informazioni vengono cancellate:

  • 12 mesi dalla comunicazione del saldo del debito in caso di morosità che non supera le due rate altrimenti si passa a 24 mesi;
  • 36 mesi per i finanziamenti erogati ma mai rimborsati nonostante i solleciti. I tempi massimo di permanenza dei dati non può comunque superare i 5 anni dalla data di scadenza del rapporto con l’istituto di credito.

Come controllare i dati inseriti nel SIC: finanziamenti in corso o segnalazione di cattivo pagatore

Ad avere accesso alle informazioni contenute nella banca dati del Crif sono il diretto interessato e gli istituti di credito che ricevono richiesta di prestito. Per il resto vige una certa riservatezza delle informazioni.

Un semplice cittadino può quindi richiedere una visura al Crif per conoscere i finanziamenti in corso, altre informazioni finanziarie sul suo conto e soprattutto se è considerato un cattivo pagatore, caratteristica questa che potrebbe impedire la concessione di prestiti.

La richiesta di visura può essere effettuata direttamente online accedendo al sito del Crif. Qui va compilato un modulo di richiesta con tutti i dati anagrafici che andrà poi stampato, firmato e inviato entro 15 giorni.

Entro 30 giorni dalla ricezione della richiesta la società invierà tramite email la visura con tutte le informazioni contenute nella propria banca dati. La visura è gratuita per i privati mentre è a pagamento per le aziende. Il costo è di 4 euro nel caso vengano rilevate informazioni, 10 euro se non sono contenute informazioni nella banca dati.

Il pagamento va fatto entro 15 giorni tramite bollettino postale, oppure recandosi nei punti vendita Sisal Pay.

Come richiedere la cancellazione dei dati dal Crif

Prima che siano trascorsi i tempi automatici di cancellazione dei dati è possibile inviare al Crif richiesta di cancellazione dei dati, ma solo di quelli positivi, ovvero informazioni su finanziamenti che sono stati regolarmente rimborsati. La società provvederà a cancellare i dati entro 90 giorni dalla richiesta.

Cancellare i dati anzitempo potrebbe però non essere conveniente perché gli istituti di credito avrebbero in questo modo meno informazioni e una visione incompleta della tua situazione e affidabilità creditizia. Il risultato è che si potrebbero avere maggiori difficoltà di accesso al credito perché l’istituto potrebbe non essere in grado di valutare in modo esaustivo lo storico finanziario.

Per le informazioni negative come la segnalazione di cattivo pagatore non c’è modo di cancellare i propri dati anzitempo, ma bisognerà attendere i tempi automatici che vanno dai 12 ai 36 mesi.

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