L’euforia sui risultati di Nvidia continua e trascina in rialzo i mercati globali. Ma gli investitori sono concentrati anche su altri temi cruciali. Cosa succede nelle Borse mondiali in 4 punti.
I mercati azionari globali stanno per archiviare una settimana di guadagni, con l’euforia scatenata dai risultati di Nvidia che hanno innescato un’ondata di massimi record dall’Asia all’Europa e agli Stati Uniti.
Durante la sessione regolare a Wall Street, gli indici principali si sono distinti con un rally alimentato proprio dal colosso tech. Il produttore di chip è salito del 16%, sfruttando il vantaggio derivante dai risultati trimestrali vincenti.
L’indice S&P 500 ha guadagnato il 2,11% e ha registrato la sua giornata migliore da gennaio 2023, mentre il Nasdaq Composite è balzato del 2,96% per mostrare la sessione più performante da febbraio 2023. L’indice ad alto contenuto tecnologico è a breve distanza dal suo record di chiusura di 16.057,44, registrato nel novembre 2021. Il Dow a 30 azioni ha chiuso ai massimi storici, guadagnando l′1,18%.
Il Giappone è chiuso per festività, ma i futures Nikkei sono aumentati di quasi l’1%, suggerendo che le azioni giapponesi estenderanno la loro corsa record la prossima settimana. Gli indici cinesi hanno archiviato la sessione in rialzo.
In questo contesto, oggi gli investitori sono concentrati su almeno 4 temi chiave, che possono influenzare i mercati.
1. Boom di Nvidia trascina tutti
Tutti e tre i principali indici azionari americani hanno raggiunto nuovi massimi storici giovedì, mentre i risultati di Nvidia hanno riacceso la fiducia che le scoperte nel campo dell’intelligenza artificiale aumenteranno i profitti e daranno ai prezzi delle azioni ulteriore spazio di manovra.
L’S&P 500 ha raggiunto la sua 12esima chiusura record del 2024, il Nasdaq 100 è salito del 3%, mentre il Dow Jones ha eclissato quota 39.000 per la prima volta. Allo stesso tempo, le azioni di Nvidia hanno aggiunto circa 277 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, superando il guadagno di 197 miliardi di dollari realizzato da Meta, società madre di Facebook, all’inizio del mese.
In Asia, Hynix della Corea del Sud, il secondo produttore mondiale di chip di memoria che conta Nvidia come cliente chiave, è balzato del 2,2% e Taiwan Semiconductor Manufacturing Co è aumentato dell’1%. L’ETF sui semiconduttori Global X Asia è salito dello 0,9%.
“L’effetto Nvidia ha fatto breccia nei mercati azionari globali e ha dato vento fresco a mercati che sembravano minacciosamente pronti a un calo del 3-5%”, ha affermato Chris Weston, responsabile della ricerca presso Pepperstone a Melbourne.
2. Fed e Bce prudenti
Giovedì tre alti funzionari della Federal Reserve hanno ribadito che la banca centrale è ancora sulla buona strada per tagliare i tassi di interesse quest’anno, ma non in tempi brevi.
Il vicepresidente della Fed Philip Jefferson e la governatrice Lisa Cook si sono detti ottimisti sul fatto che l’inflazione si stia raffreddando nonostante la flessione di gennaio, ma hanno chiarito che vogliono ulteriori prove del ritorno al loro obiettivo del 2% prima di ridurre i costi di finanziamento. Il governatore Christopher Waller ha affermato che il balzo dei prezzi al consumo di gennaio merita cautela nel decidere quando iniziare a tagliare i tassi.
Il tono prudente è lo stesso emerso dai verbali Bce pubblicati ieri. Sulla diminuzione del costo del denaro non ci sono date certe in Eurozona.
3. Pericolo default
Gli Stati Uniti e la Cina stanno discutendo nuove misure per prevenire un’ondata di default sovrani dei mercati emergenti, secondo quanto trapelato da indiscrezioni riprese da Bloomberg. Saarebbe uno dei tentativi più significativi degli ultimi anni di cooperazione economica tra le superpotenze rivali.
I colloqui – comprese le modalità per estendere preventivamente i periodi di prestito prima che i Paesi non paghino – mirano in generale sia ad alleggerire l’onere del servizio del debito annuale di oltre 400 miliardi di dollari per le nazioni povere, sia a trovare un’alternativa agli alti tassi di indebitamento che questi Stati si trovano ora ad affrontare sul mercato. La questione dell’instabilità finanziaria ed economica di alcune aree del mondo non è trascurabile, soprattutto se a essa si aggiunge il tema della bomba climatica pronta a esplodere.
4. Declino Germania
Gli ultimi dati forniti dall’Ufficio federale di statistica tedesco hanno mostrato che il Pil della Germania per il quarto trimestre (Q4) si è contratto dello 0,3% su base trimestrale e dello 0,2% su base annua nel quarto trimestre. Entrambi i dati erano in linea con le aspettative del mercato e hanno confermato una recessione tecnica.
Il declino dell’economia tedesca continua, come mostrato anche ieri dai risultati deludenti del settore manifatturiero.
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