Il Recovery Fund è il nodo da sciogliere in Europa. L’Olanda continua a mostrare un atteggiamento molto ostile sul tema, soprattutto verso l’Italia. Il premier Rutte ha aperto a una condizione per approvare i sussidi: quale?
Recovery Fund sotto i riflettori in questa cruciale settimana che si concluderà con il Consiglio Europeo dei prossimi 17 e 18 luglio.
L’Olanda continua a capeggiare le fila “Paesi frugali” ostili al fondo pensato con prestiti e sussidi. Il premier Rutte, infatti, si è detto contrario a questa struttura, mandando spesso messaggi al veleno proprio contro l’Italia, Paese tra i maggiori sostenitori della misura economica.
Nemmeno il tour di Conte, che è arrivato anche in terra olandese, ha davvero avvicinato le posizioni, che restano molto distanti.
In una sua ultima dichiarazione, il premier Rutte ha aperto un fragile spiraglio all’accordo sul Recovery Fund: sì ai sussidi, ma a una severa condizione. Quale?
Olanda: una sola condizione per il sì al Recovery Fund
Il premier olandese Rutte, durante un’audizione nel Parlamento nazionale, è tornato sull’argomento spinoso del Recovery Fund. Esiste, a suo avviso, una sola condizione per poter approvare il fondo così come è stato studiato a Bruxelles, ovvero con la possibilità di erogare sussidi a fondo perduto.
Quale? Queste le sue parole:
“I sussidi dovrebbero comportare condizioni molto rigide [e potrebbero arrivare] solo se effettivamente fatte riforme serie. Ma non credo che questa idea sarà accettata”
L’Olanda, quindi, chiede a gran voce e con insistenza piani nazionali di riforme da parte dei Paesi che vogliono il Recovery Fund, Italia in primis, piuttosto criticata per incapacità di gestione finanziaria. Solo in questo modo si potrebbe aprire all’opzione fondo perduto.
Tuttavia, la sua posizione non è condivisa. Lo stesso Rutte, infatti, ha prontamente aggiunto che: “le risposte non mi fanno sperare sulla possibilità di raggiungere un accordo”.
Recovery Fund: vincerà il pessimismo olandese?
Il pessimismo di Rutte sul raggiungimento di un’intesa in Europa la spunterà al prossimo Consiglio UE?
La domanda è più che pertinente nel clima di forte tensione e incertezza che si è ormai instaurato tra i Paesi membri sul tema Recovery Fund.
Il compromesso, però, è necessario e ora. Il tempo stringe per poter davvero iniziare la ripresa economica in un’Europa colpita dal coronavirus.
Molto interesse ha suscitato la proposta di mediazione di Charles Michel, che ha avanzato una revisione del bilancio per andare incontro a Olanda e colleghe.
Il Recovery Fund, stretto nella morsa dell’intransigenza olandese, verrà davvero approvato?
© RIPRODUZIONE RISERVATA