Il Consiglio Europeo di ieri, giovedì 19 novembre, non ha trovato una soluzione allo stallo del Recovery Fund: cosa succederà ai fondi tanto attesi?
Recovery Fund: da soluzione alla crisi economica a problema per la tenuta dell’Unione Europea.
Il fondo per la ripresa, osannato come una conquista storica per i 27 Stati UE in tempo di pandemia, rischia di far crollare lo spirito comunitario. E, soprattutto, rimandare a tempi troppo lontani l’erogazione dei miliardi di euro necessari alle fragili economie dell’UE colpite dal coronavirus.
Il Consiglio Europeo tenutosi ieri, giovedì 19 novembre in videoconferenza, non ha smosso lo stallo. Polonia e Ungheria non accettano la condizionalità sullo stato di diritto.
Il presidente Michel ha sottolineato che un compromesso è fondamentale: ma quando? Il Recovery Fund troverà soluzione a dicembre?
Il Recovery Fund è fermo e senza accordo
Nella sua conferenza stampa, il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel ha ribadito che la questione dei fondi per la ripresa - racchiusi nel pacchetto del Recovery Fund o, meglio, EU Next Generation - va risolta al più presto.
C’è un’aria pesante tra i 27 Stati membri dopo l’entusiasmo ritrovato appena qualche settimana fa sull’accordo di bilancio in Parlamento, che di fatto dava il via libera anche ai miliardi del fondo.
Polonia e Ungheria, stando ai racconti trapelati dalla riunione virtuale di ieri, hanno preso la parola e ripetuto il loro no al meccanismo riguardante il rispetto dello stato di diritto.
Michel ha esordito il suo discorso in conferenza stampa con queste parole:
“Dobbiamo restare uniti su questo. Questo pacchetto finanziario è essenziale per la nostra ripresa economica. Dobbiamo implementarlo il prima possibile. Per quanto riguarda il meccanismo di condizionalità, la grande maggioranza degli Stati membri concorda con il compromesso sul tavolo. Alcuni Stati membri hanno indicato di non essere in grado di sostenere la maggioranza. Continueremo le discussioni per trovare una soluzione accettabile per tutti.”
Quale soluzione? Probabilmente la discussione vera e propria è rimandata a dicembre, quando il Consiglio Europeo si riunirà.
Intanto, però, la crisi economica incalza; i Paesi hanno bisogno di fondi per le riforme e il sostegno alla ripresa e la stessa BCE con Lagarde ha avvertito: i soldi dell’EU Next Generation sono fondamentali e devono arrivare senza indugio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA