Reddito di cittadinanza, ad aprile 2022 aumenta l’importo grazie al nuovo assegno unico. Ecco gli importi e come funziona il ricalcolo.
Il reddito di cittadinanza in pagamento ad aprile si arricchisce di una nuova voce: l’assegno unico universale per figli a carico. Per la prima volta, infatti, questo mese la ricarica conterà di due diverse componenti: da una parte la quota mensile di reddito di cittadinanza, che tuttavia verrà tagliata della parte riconosciuta per i figli a carico, e dall’altra quanto spettante ai fini del nuovo assegno unico universale introdotto dal marzo scorso.
Come noto ai più, tale strumento ha riunito in sé alcuni dei più importanti bonus famiglia, dal premio nascita al bonus bebè, fino agli assegni al nucleo familiare.
Eccezionalmente, per coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza non è stato necessario presentare richiesta per questo beneficio, in quanto l’Inps lo accredita d’ufficio una volta aver verificato che nel nucleo familiare percettore del Rdc/Pdc vengono soddisfatti i requisiti per beneficiare dell’assegno unico.
Tuttavia, mentre per la generalità dei nuclei familiari la prima mensilità dell’assegno unico universale è stata già pagato a marzo (almeno per quelli che hanno presentato richiesta entro il mese di febbraio), per chi prende il reddito di cittadinanza l’accredito è stato “rimandato” alla ricarica di aprile; vediamo perché.
Reddito di cittadinanza: perché l’assegno unico viene pagato il mese successivo
Come noto, ogni fine mese Poste italiane - su disposizione dell’Inps - effettua una ricarica del reddito di cittadinanza. È importante sottolineare, però, che quella ricarica fa riferimento al mese precedente a quello in cui avviene il pagamento: ciò significa, ad esempio, che per calcolare l’importo del reddito di cittadinanza da accreditare a gennaio l’Inps terrà conto della situazione aggiornata al 31 dicembre, e così via.
Questo significa che solo con la ricarica di aprile 2022 si terrà conto dell’assegno unico universale introdotto a marzo, mentre fino allo scorso mese gli aventi diritto hanno percepito l’assegno unico ponte, introdotto da luglio 2021 a febbraio 2022 per coloro che non avevano diritto agli assegni al nucleo familiare.
Reddito di cittadinanza: come funziona il pagamento dell’assegno unico
Nel pagare l’assegno unico, l’Inps effettuerà un’operazione di ricalcolo del reddito di cittadinanza. Dalla quota fino allo scorso mese riconosciuta, infatti, verrà sottratta la quota spettante ai figli, solitamente pari a 100 euro mensili per i minorenni, 200 euro per i maggiorenni.
Questa operazione è già stata effettuata nei mesi scorsi per coloro che hanno percepito dell’assegno unico ponte, ma in quel caso solo per i minorenni (visto che tale strumento non spettava sopra i 18 anni).
Rispetto a quest’ultimo strumento, però, l’assegno unico universale ha degli importi più alti, con vantaggi specialmente per le famiglie numerose. Nel dettaglio, per coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza, e di conseguenza hanno sicuramente un Isee inferiore ai 15.000 euro (soglia entro cui beneficiare dell’importo massimo), spetterà un importo aggiuntivo pari a:
- 175 euro per figlio minorenne;
- 85 euro per ogni figlio successivo al secondo;
- 100 euro (forfettari) in caso di almeno 4 figli.
Spettano poi altre maggiorazioni: ad esempio, in caso di figli minorenni disabili, vi è un incremento che - a seconda della gravità - va da 105 a 85 euro. E ancora, 30 euro in più per figlio qualora entrambi i genitori abbiano un reddito, 20 euro per figlio nel caso in cui la mamma abbia un’età inferiore ai 21 anni.
Nel caso di figli minorenni, invece, l’assegno unico ha un importo pari a 85 euro mensili, più una maggiorazione di 80 euro per i disabili.
Reddito di cittadinanza e assegno unico: quante ricariche?
Tra le domande che si pongono i beneficiari del nucleo familiare c’è anche quella che riguarda il numero di ricariche che verranno effettuate questo mese. Nel dettaglio, ci si chiede se l’assegno unico verrà pagato insieme oppure separatamente alla ricarica del Rdc.
La normativa è molto chiara, e lo stesso Inps in un comunicato pubblicato qualche settimana fa ha confermato che gli importi dell’assegno unico verranno ricaricati sulla carta “contestualmente” alla rata del reddito di cittadinanza. Tuttavia, non è da escludere che la prassi possa essere diversa: come stato per l’assegno unico ponte, infatti, potrebbe esserci anche una doppia ricarica in alcuni casi, ma - fanno sapere dagli uffici dell’Istituto - in ogni caso “i due pagamenti avverranno nell’arco della stessa decade mensile”.
La data di pagamento dovrebbe essere la solita: per la quota di reddito di cittadinanza bisognerà dunque attendere fino alla prossima settimana, mentre non è da escludere che già nella settimana corrente possa avvenire la ricarica riferita all’assegno unico universale.
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