Reddito di cittadinanza, entro quando va rinnovato l’Isee e cosa succede all’importo

Simone Micocci

13 Dicembre 2022 - 13:21

Reddito di cittadinanza, Isee in scadenza e rischio pagamenti sospesi: ecco cosa fare per mettersi in regola.

Reddito di cittadinanza, entro quando va rinnovato l’Isee e cosa succede all’importo

Come ogni fine dell’anno è arrivato il momento di organizzarsi per il rinnovo dell’Isee, indicatore da cui dipende l’erogazione di bonus e di altre prestazioni assistenziali, come ad esempio Reddito e Pensione di cittadinanza.

La normativa, infatti, stabilisce che ogni inizio anno per continuare a godere del Reddito di cittadinanza bisogna rinnovare l’Isee e dimostrare di essere ancora nelle condizioni, reddituali e patrimoniali, che danno diritto alla prestazione.

L’Isee, infatti, scade il 31 dicembre di ogni anno: ecco perché subito dopo è necessario presentare una nuova Dsu, indicando redditi e patrimoni aggiornati (riferiti comunque a due anni prima) e sperando di soddisfare ancora i requisiti per godere del Reddito di cittadinanza.

Una volta rinnovato l’Isee, infatti, l’Inps effettua una nuova valutazione accertando che i requisiti richiesti dalla normativa vengono ancora soddisfatti. Intanto si guarderà alla soglia Isee, poi a redditi e patrimoni: basterà superare anche uno solo dei limiti previsti per perdere il diritto al Reddito di cittadinanza. Semmai i requisiti dovessero essere ancora soddisfatti, allora l’Inps effettuerà un ricalcolo dell’importo, dal quale potrebbe risultare un aumento o una riduzione di quanto percepito.

Per queste ragioni il rinnovo dell’Isee è un appuntamento molto sentito da chi prende il Reddito di cittadinanza. Specialmente quest’anno, che ricordiamo sarà l’ultimo di erogazione per il Rdc visto che dal 2024 verrà abrogato e sostituito da una nuova misura, è bene non farsi trovare impreparati e ricordare qual è la scadenza entro cui va effettuata la richiesta per il rilascio dell’Isee 2023.

Le date entro cui l’Isee va rinnovato sono le stesse ogni anno, così come le conseguenze per chi non lo fa; ecco tutto quello che serve sapere a riguardo.

Reddito di cittadinanza, entro quando va rinnovato l’Isee

Come anticipato, l’Isee scade il 31 dicembre di ogni anno. Di conseguenza, l’Isee 2022 dal 1° gennaio prossimo perderà di ogni validità e bisognerà affrettarsi per richiedere l’Isee 2023.

Ma è bene sapere che c’è sufficiente tempo per mettersi in regola. La ricarica di gennaio 2023, infatti, verrà effettuata comunque, anche con Isee scaduto. Discorso differente per quella in pagamento a febbraio 2023, per la quale l’accredito ci sarà solamente per quelle famiglie che nel frattempo hanno provveduto al rinnovo dell’indicatore.

Nel dettaglio, il termine ultimo entro cui rinnovare l’Isee 2023 così da avere diritto, senza alcun ritardo, alla ricarica di febbraio, è fissato al 31 gennaio 2023. Non serve, dunque, prendere d’assalto i patronati nei primi giorni dell’anno, in quanto ci sono diverse settimane di tempo a disposizione e il pagamento di gennaio non è comunque in dubbio.

Ricordiamo che per il rilascio del nuovo Isee si continua a guardare a redditi e patrimoni riferiti a due anni prima dalla presentazione della Dsu: per il 2023, quindi, bisognerà presentare saldi e giacenze medie dei conti correnti al 31 dicembre 2021, nonché le informazioni sui patrimoni in possesso sempre alla suddetta data.

Perché c’è un mese di tempo per rinnovare l’Isee?

Dovete sapere che ogni mese l’Inps effettua una valutazione del vostro nucleo familiare, in base ai dati in suo possesso, utile ai fini del calcolo del Reddito di cittadinanza. Se negli ultimi 30 giorni non ci sono stati cambiamenti l’importo accreditato sarà pari a quello del mese precedente, diversamente ci saranno dei cambiamenti, sia in positivo che in negativo.

Gli eventi che possono abbassare l’importo del Reddito di cittadinanza sono diversi: ad esempio nel caso in cui uno dei componenti del nucleo familiare abbia avviato un’attività lavorativa nell’ultimo mese, oppure se qualcuno ha dato le dimissioni dal lavoro.

Nel dettaglio, la valutazione viene fatta tenendo conto della situazione del nucleo familiare aggiornata all’ultimo giorno del mese precedente a quello in cui viene effettuata la ricarica. Ad esempio, per il pagamento di novembre arrivato qualche giorno fa l’Inps ha preso in considerazione la situazione aggiornata al 31 ottobre 2022.

Ciò significa che per dicembre si guarderà a novembre, mentre a gennaio il mese di dicembre, quando l’Isee 2022 è ancora in corso di validità. Di conseguenza, anche senza rinnovo dell’Isee il Reddito di cittadinanza verrà pagato comunque fino a gennaio 2023.

Il problema, come visto sopra, riguarda la mensilità di febbraio 2023: prima della ricarica, infatti, l’Inps guarderà alla situazione aggiornata al 31 gennaio e nel caso in cui entro questa data non sia stata presentata una Dsu aggiornata ai fini dell’Isee 2023 il pagamento del Reddito di cittadinanza verrà sospeso.

Che succede se non rinnovo l’Isee?

Qualora l’Isee non dovesse essere rinnovato entro la scadenza del 31 gennaio 2023, allora i pagamenti del Reddito di cittadinanza verranno sospesi, a cominciare dalla ricarica di febbraio.

Il Reddito, quindi, non decade ma viene solo sospeso: ciò significa che per sbloccare i pagamenti sarà sufficiente rinnovare l’Isee. E qualora dall’indicatore dovesse risultare che la famiglia è ancora in possesso dei requisiti per godere della prestazione, allora i pagamenti riprenderanno regolarmente con tanto di riconoscimento degli arretrati per le mensilità in cui i pagamenti sono stati bloccati.

Reddito di cittadinanza: cosa succede dopo il rinnovo dell’Isee

Il rinnovo dell’Isee porterà inevitabilmente a un ricalcolo del Reddito di cittadinanza. Nessun problema per coloro a cui l’indicatore resta invariato rispetto all’anno precedente. Diversamente, potrebbero esserci buone o cattive notizie a seconda dei casi:

  • Il nuovo Isee supera la soglia dei 9.360 euro: il Rdc decade;
  • Isee è sotto la soglia dei 9.360 euro ma l’Isr (indicatore della situazione reddituale) è aumentato: viene effettuato un ricalcolo del Reddito di cittadinanza che può portare alla perdita (qualora i redditi siano superiori alla soglia che dà diritto all’integrazione) o alla riduzione dell’importo mensile;
  • Isee sotto la soglia dei 9.360,00€ e Isr più basso: il ricalcolo del Reddito di cittadinanza porterà a un aumento dell’importo;
  • tutte le voci Isee sono invariate rispetto all’anno precedente: l’importo resta lo stesso.

Ma dal nuovo Isee potrebbero emergere anche altre circostanze: ad esempio il superamento del limite patrimoniale, tanto mobiliare quanto immobiliare, che potrebbe portare alla perdita immediata del beneficio.

A tal proposito, prima di concludere è importante ricordare che qualora tra l’Isee 2022 e l’Isee 2023 dovessero risultare delle variazioni tra i componenti del nucleo, ad esempio perché nel frattempo si è aggiunta una persona, allora non sarà sufficiente il rinnovo dell’indicatore in quanto sarà necessario presentare una nuova domanda. Non è così qualora la variazione dipenda da nascita o morte di un componente, casi in cui il rinnovo dell’Isee è sufficiente.

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