Reddito di cittadinanza, in arrivo la mensilità di maggio (e l’integrazione a titolo di assegno unico). Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Si avvicina il giorno del pagamento del reddito di cittadinanza di maggio 2022, per il quale la ricarica è attesa alla fine della prossima settimana. Lo stesso vale per l’assegno unico, per il quale è in arrivo la quota integrativa riferita al mese di aprile.
Sono giorno importanti per chi prende il reddito di cittadinanza vista anche la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto 50/2022 con il quale viene riconosciuto un bonus 200 euro che in alcune circostanze, ossia qualora nel nucleo familiare non ci sia alcun componente che lo riceve, verrà caricato direttamente nella mensilità del reddito di cittadinanza in pagamento a luglio.
Nell’attesa di ricevere questo piccolo aumento del reddito di cittadinanza, dunque, possiamo concentrarci sulla prossima ricarica. Pagamento che, tuttavia, alcune famiglie potrebbero non ricevere: c’è il rischio, infatti, che quella di aprile sia stata la trentaseiesima ricarica del reddito di cittadinanza percepita e che dunque la misura è attualmente decaduta. In tal caso bisognerà affrettarsi: c’è poco tempo, infatti, per sbloccare il pagamento atteso nel mese di giugno.
Reddito di cittadinanza in pagamento la prossima settimana
Alcuni beneficiari del reddito di cittadinanza hanno già ricevuto la ricarica di maggio. Ci riferiamo a coloro che hanno fatto domanda ad aprile: ricordiamo, infatti, che il primo pagamento avviene solitamente subito dopo la prima metà del mese successivo a quello in cui è stata inviata la richiesta.
Per i successivi pagamenti, invece, bisogna attendere la fine del mese e così sarà anche a maggio. Solitamente la ricarica arriva il 27 di ogni mese, con la possibilità di un piccolo anticipo qualora questo cada di domenica.
Non è questo il caso, visto che il 27 maggio è un venerdì. Secondo fonti dell’Istituto, questa è la data giusta per la ricarica del mese corrente.
Integrazione assegno unico per chi prende il reddito di cittadinanza
In pagamento la prossima settimana dovrebbe esserci anche l’integrazione dell’assegno unico per chi prende il reddito di cittadinanza. Ricordiamo, infatti, che per i beneficiari di Rdc l’assegno unico non spetta per intero, in quanto questo viene ricalcolato tenendo conto della quota figli già riconosciuta nell’Rdc stesso.
Un’operazione che in alcuni casi porta l’assegno unico a ridursi notevolmente, specialmente quando questo spetta per i maggiorenni.
Non è certa, però, la data in cui la quota di assegno unico verrà pagata, anche perché il mese scorso l’Inps ha maturato qualche ritardo a riguardo. Ed è importante ricordare che ci sono famiglie per cui la quota d’integrazione dell’assegno unico è ancora bloccata. Ad esempio, è il caso dei nuclei familiari con figli maggiorenni di età inferiore ai 21 anni, come pure di quelli in cui non figurano entrambi i genitori del figlio a carico, quindi nel caso di genitori separati, divorziati o di genitori naturali non conviventi.
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Per questi l’Inps non provvederà al pagamento dell’assegno unico fino a quando non riceverà informazioni necessarie per la fase istruttoria. Il problema è che la comunicazione dovrà essere data dal nucleo familiare utilizzando un apposito modello, chiamato Rdc-Com/Au, che tuttavia non è ancora disponibile sul sito dell’Inps.
Reddito di cittadinanza: chi non riceve la ricarica a maggio
Completiamo con una notizia poco confortante: ci sono alcune famiglie che questo mese non riceveranno il reddito di cittadinanza. Già nei giorni scorsi abbiamo trattato questo argomento, facendo chiarezza sul fatto che per alcune famiglie quella di aprile potrebbe essere stata, almeno per il momento, l’ultima mensilità di Rdc ricevuta.
C’è la possibilità, infatti, che per i nuclei familiari della prima ora, ossia per coloro che già da aprile 2019 risultano percettori della misura, quella del mese scorso sia stata la diciottesima mensilità consecutiva, e quindi l’ultima, erogata nel secondo periodo di fruizione. In tal caso il reddito di cittadinanza è ormai decaduto, e l’unica possibilità per tornare a percepirlo è quella di presentare una nuova domanda.
Attenzione: avete pochi giorni di tempo per far sì che la prossima ricarica possa essere in pagamento già il 15 giugno (o al massimo qualche giorno dopo). Ciò, infatti, è possibile solo nel caso in cui la domanda di rinnovo verrà presentata entro il mese corrente, altrimenti bisognerà attendere almeno fino a luglio per tornare a godere della misura.
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Ricordiamo comunque che d’ora in avanti ogni ricarica di reddito di cittadinanza potrebbe essere l’ultima. Ad esempio, per altre famiglie potrebbe essere quella di maggio la diciottesima ricarica percepita: queste, dunque, dovranno rinunciare alla mensilità di giugno, ma già dal mese prossimo potranno fare richiesta di rinnovo così per goderne per altri 18 mesi (a partire da luglio).
È importante ricordare, però, che nel mese in cui il reddito di cittadinanza risulta sospeso è necessario presentare separata domanda di assegno unico se non si vuole perdere quanto di diritto.
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