Il reddito di cittadinanza di febbraio è in arrivo, ma molti rischiano di non ricevere il pagamento entro la fine del mese. Bisogna tuttavia distinguere tra sospensione e decadenza. Vediamo cosa fare in questi casi.
Il reddito di cittadinanza di febbraio per qualcuno potrebbe non essere in pagamento in questi giorni. Esistono tuttavia due condizioni ben differenti che possono determinare la perdita del reddito di cittadinanza a febbraio di cui una momentanea e un’altra permanente.
Il reddito di cittadinanza a febbraio è sospeso infatti per chi non ha rinnovato l’ISEE 2021 entro il 31 gennaio, come anche per chi ha terminato le prime 18 mensilità a gennaio e nel mese di febbraio ha chiesto il rinnovo.
Il reddito di cittadinanza di febbraio però può anche essere decaduto per esempio a seguito di una variazione dei requisiti economici che proprio il nuovo ISEE potrebbe aver determinato.
In questo secondo caso, per ottenere nuovamente il reddito di cittadinanza, occorrerà presentare una nuova domanda. Vediamo allora cosa fare se il reddito di cittadinanza di febbraio è sospeso o decaduto e come rimediare per ottenerlo di nuovo.
Reddito di cittadinanza, sospeso o decaduto: come scoprirlo
Come prima cosa è bene sottolineare che a differenza di quanto succede per l’accoglimento della domanda, per la sospensione o la decadenza del beneficio non arriva alcun SMS da parte dell’INPS, né tanto meno una email.
L’unico modo per verificare la sospensione o la perdita definitiva del reddito di cittadinanza è quello di entrare nella propria area privata sul sito INPS (accessibile con l’apposito PIN o in alternativa con SPID o CNS o CIE) e cliccare sulla voce relativa allo stato del reddito di cittadinanza (ricordiamo che dal 1° ottobre 2020 INPS non rilascia più nuovi PIN e che la loro definitiva eliminazione verrà compiuta il 30 settembre 2021).
Qui trovate tutte le informazioni di cui avete bisogno per capire il motivo per cui il reddito di cittadinanza di febbraio non vi verrà riconosciuto.
Da qui scoprirete se il RdC è stato solamente sospeso oppure se è decaduto; sempre da qui troverete la motivazione che ha portato l’Inps a procedere in questo modo. D’altronde solo conoscendo le cause potrete trovare il modo di risolvere questa spiacevole situazione; prima di vedere come vi ricordiamo che per necessità potete anche chiamare il numero verde Inps, oppure rivolgervi ad un CAF.
Reddito di cittadinanza sospeso o decaduto: come fare per riattivarlo?
Come anticipato, per capire come riattivare il reddito di cittadinanza bisogna prima individuare la causa della sospensione o della decadenza.
Ad esempio, se il reddito di cittadinanza è stato sospeso in seguito alla segnalazione del centro per l’impiego per l’assenza alla convocazione per la firma del Patto per il Lavoro, non dovete fare nulla: la sanzione comporta una sospensione di un mese, quindi il RdC vi verrà nuovamente erogato il mese successivo. Ma ricordate di presentarvi al prossimo incontro, altrimenti rischiate persino di perdere il diritto al reddito.
Se invece la sospensione dipende dal mancato rinnovo ISEE dovete presentare una nuova DSU il prima possibile. Solo quando avrete il nuovo ISEE 2021 l’Inps tornerà ad erogare l’importo per i mesi che mancano alla scadenza.
Per chi ha rinnovato l’ISEE ma dopo il 31 gennaio, invece, non resta che aspettare in quanto il reddito di cittadinanza verrà pagato con qualche settimana di ritardo. Chi invece incorre nella sospensione per scadenza delle 18 mensilità a gennaio, a seguito della domanda di rinnovo, il reddito di cittadinanza viene pagato entro la metà del mese di marzo.
Discorso più complicato in caso di decadenza del reddito di cittadinanza per la perdita dei requisiti economici. Se il nuovo ISEE 2021 ha certificato un superamento della soglia del reddito familiare, infatti, c’è poco da fare, in quanto fino a quando la situazione non cambierà non potrete presentare la nuova domanda. O meglio, potete farlo ma l’Inps ve la respingerà comunque.
L’unica soluzione in questo caso è quella di richiedere l’ISEE corrente (nel caso in cui ne esistano le condizioni) e sperare che la situazione reddituale del 2020 sia peggiore di quella fotografata dall’ISEE 2021 (nel quale si tiene conto di redditi e patrimoni del 2019). In tal caso potrete fare una nuova domanda RdC utilizzando l’ISEE corrente e sperare che i requisiti economici siano nuovamente soddisfatti.
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