Reddito di cittadinanza, che gaffe del sottosegretario al Ministero del Lavoro: Francesca Puglisi dà prova di non conoscere alla perfezione le regole del sostegno.
Reddito di cittadinanza: il sottosegretario al Ministero del Lavoro, Francesca Puglisi (Partito Democratico), in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera ha dato dimostrazione di non conoscere alla perfezione il funzionamento della misura introdotta lo scorso anno dal Governo M5S-Lega.
Nello spiegare quali dovrebbero essere le modifiche che il Ministero del lavoro introdurrà a breve, così da migliorare alcuni aspetti del reddito di cittadinanza, il sottosegretario ha commesso un grave errore che potrebbe mandare ancora più in confusione i percettori del sostegno.
D’altronde già le notizie che circolano riguardo al reddito di cittadinanza non sono sempre inerenti alla realtà dei fatti; se anche chi è al Governo contribuisce a generare confusione c’è il rischio concreto di un fallimento della misura.
Ecco perché abbiamo deciso di fare chiarezza su alcune delle dichiarazioni del sottosegretario al Lavoro, così che i beneficiari del reddito di cittadinanza possano sapere con certezza come funziona oggi il sostegno e cosa potrebbe cambiare nel breve periodo.
Reddito di cittadinanza, l’errore del sottosegretario al Lavoro
Il sottosegretario al Lavoro, l’onorevole Francesca Puglisi, ha annunciato novità già nel 2020 per il reddito di cittadinanza. Tuttavia, nel farlo ha commesso un errore che potrebbe generare confusione tra i beneficiari del sostegno.
Nel dettaglio, la Puglisi ha dichiarato che (riportiamo testuali parole) “oggi i percettori del reddito perdono l’intero sussidio anche se trovano un lavoretto da pochi euro”. Ecco perché il Governo ha intenzione di introdurre la possibilità di sospendere il reddito di cittadinanza, tutelando così i beneficiari, nel periodo in cui uno dei componenti del nucleo familiare percettore trova un lavoro. Il reddito di cittadinanza poi tornerebbe ad essere erogato una volta terminato il rapporto di lavoro.
Senza entrare nel merito di questa novità, è bene soffermarsi su quanto avviene oggi, ossia sull’eventualità che il reddito di cittadinanza si perda nel caso in cui uno dei componenti del nucleo familiare trovi un lavoro. Ebbene, non è così: non sempre, infatti, l’avvio di una nuova attività lavorativa comporta la perdita del reddito di cittadinanza, vediamo perché.
Reddito di cittadinanza: cosa succede realmente quando si trova lavoro
In caso di avvio di una nuova attività lavorativa nel periodo di fruizione del reddito di cittadinanza non si perde automaticamente il sostegno economico, specialmente nei casi in cui il guadagno percepito dalla nuova esperienza è di “pochi euro”.
Semplicemente l’Inps effettua un ricalcolo del beneficio, aggiungendo al reddito familiare dichiarato al momento della domanda - parametro dal quale si calcola l’integrazione del reddito a cui si ha diritto - quanto percepito con il nuovo lavoro.
Di conseguenza il reddito familiare si alza e il valore dell’integrazione si abbassa; ciò comporta automaticamente una riduzione dell’importo del sostegno, ma non necessariamente una perdita dello stesso.
In caso di avvio di una nuova attività lavorativa, infatti, il reddito di cittadinanza si perde solo quando il guadagno percepito comporta un innalzamento del reddito familiare tale da superare i limiti previsti per beneficiare del sostegno economico.
A tal proposito ricordiamo che è dovere dei percettori comunicare, utilizzando il modulo SR181 che va consegnato al CAF, il reddito percepito dalla nuova esperienza lavorativa entro il 30° giorno di inizio della stessa. In caso contrario si va incontro a sanzioni molto severe.
Reddito di cittadinanza: le parole del sottosegretario al Lavoro
Il sottosegretario del Lavoro, quindi, potrebbe aver commesso un errore nello spiegare le novità attese nel 2020. Utilizziamo il condizionale perché ovviamente la colpa potrebbe essere anche di chi ha trascritto l’intervista; fatto sta che quanto dichiarato necessitava di un chiarimento.
Quindi, chiarito che non è vero che “oggi se il padre prende il reddito e il figlio convivente trova un lavoro, la famiglia perde l’intero sussidio”, possiamo vedere cos’altro ha detto il sottosegretario Puglisi riguardo al futuro del reddito di cittadinanza.
La Puglisi ha ribadito che non c’è alcuna intenzione da parte del PD di abolire la misura, in quanto questa “è utilissima”. Servono però dei correttivi, come quello di cui vi abbiamo parlato in precedenza, per evitare che questo possa funzionare come un “disincentivo al lavoro”.
L’occupazione, anche se per breve termine, va incentivata: ecco perché il Governo potrebbe decidere di apportare alcune modifiche al reddito di cittadinanza, ad esempio “scontando dal sussidio le somme guadagnate soltanto fino a una certa soglia”.
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