Reddito di cittadinanza, come utilizzarlo correttamente: l’elenco di tutte le spese vietate.
Il reddito di cittadinanza si può utilizzare per l’acquisto di un’ampia gamma di beni e servizi. Nonostante il buon senso possa far credere che con il reddito di cittadinanza si debbano comprare solamente beni e servizi di prima necessità, evitando quindi gli acquisti superflui, in realtà non è così: il legislatore, infatti, nel fissare le regole di utilizzo della carta acquisti si è limitato a redigere un elenco di spese vietate.
L’elenco di cosa non si può acquistare con il reddito di cittadinanza non ha subito variazioni rispetto alla normativa originaria: anche nel 2022, quindi, gli acquisti vietati sono sempre gli stessi, e vanno dai gioielli ai giochi che prevedono vincite in denaro (come ad esempio i Gratta e Vinci).
Una volta consultato l’elenco, quindi, basta escludere i beni e i servizi ivi compresi per capire per cosa si può utilizzare la carta reddito di cittadinanza senza rischiare un richiamo da parte dell’Inps.
Ci sono poi delle altre limitazioni dovute dal funzionamento della carta stessa. Ad esempio, è impossibile utilizzare il reddito di cittadinanza all’estero, come pure per effettuare acquisti online (anche se si tratta di beni e servizi non vietati).
Per cosa non si può spendere il reddito di cittadinanza
Visto quanto detto, è bene partire dall’elenco degli acquisti espressamente vietati dal legislatore. Come anticipato, infatti, per non commettere errori basta tenere bene in mente quali sono i beni e i servizi che non possono essere acquistati con i soldi accreditati sulla carta.
Le spese non consentite sono le seguenti:
- giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità;
- acquisto, noleggio o leasing di navi o imbarcazioni da diporto, nonché servizi portuali;
- armi;
- materiale pornografico e beni e servizi per adulti;
- servizi finanziari e creditizi;
- servizi di trasferimento di denaro;
- servizi assicurativi;
- articoli di gioielleria;
- articoli di pellicceria;
- acquisti presso gallerie d’arte o affini;
- acquisti in club privati.
Inoltre, non è possibile utilizzare la card Rdc in negozi che vendono esclusivamente i prodotti che abbiamo sopra elencato, così come non si possono fare acquisti online o mediante direct-marketing. Sugli acquisti online l’unica deroga parziale riguarda il settore degli elettrodomestici. Come confermato da Aires (Associazione Italiana Retailer Elettrodomestici Specializzati), gli elettrodomestici possono essere acquistati online con la formula del ritiro in negozio.
Infine, va sottolineato che non è possibile pagare con la carta del reddito di cittadinanza fuori dall’Italia. Alla base del divieto di spesa all’estero vi è un duplice motivo:
- aiutare disoccupati e persone in difficoltà economica;
- incentivare il consumo nel nostro Paese e aiutare le attività commerciali italiane.
Per maggiori informazioni, alleghiamo per i dettagli il decreto attuativo completo.
Per cosa si può utilizzare il reddito di cittadinanza?
Il reddito di cittadinanza può essere utilizzato per tutte le spese che non fanno parte dell’elenco dei beni vietati. Non solo acquisti di prima necessità quindi, ma qualsiasi bene o servizio che non risulta nella suddetta lista.
Ad esempio, i beneficiari possono utilizzare l’importo del reddito di cittadinanza per fare la spesa, andare in palestra o pagare le bollette. Possono ovviamente acquistare farmaci e medicinali. Inoltre, con il reddito di cittadinanza si possono comprare, per fare alcuni esempi, i seguenti oggetti:
- cellulare;
- piccoli e grandi elettrodomestici;
- vino;
- vestiti;
- mobili;
- libri;
- giocattoli.
Tali beni, non essendo inseriti nella lista degli acquisti esplicitamente vietati, rientrano tra le spese che il beneficiario del sussidio può effettuare senza particolari limitazioni. L’importante è utilizzare il reddito di cittadinanza, eccetto la parte che si può prelevare in contanti, tramite pagamenti per mezzo di Pos presso gli esercizi commerciali in Italia convenzionati con il circuito Mastercard.
Con il Reddito di cittadinanza è possibile anche pagare la rata dell’affitto e del mutuo, ma è ammesso un solo bonifico al mese per ciascuno dei beneficiari.
Tra le spese consentite con il Reddito di cittadinanza rientra anche il pagamento delle utenze domestiche o altri servizi - come per esempio le mense scolastiche:
- presso gli Uffici Postali (con bollettini o MAV postali);
- presso tutti gli esercizi commerciali abilitati (tabaccai, i supermercati, bar, o altro).
Tra i servizi per cui si può fruire del reddito di cittadinanza, invece, ci sono ristoranti, hotel, abbonamento alla palestra e scuole di formazione.
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Quanto si può prelevare in contanti con il reddito di cittadinanza
Ma il reddito di cittadinanza non si spende solo tramite la carta Rdc, in quanto è consentito il prelievo in contanti entro una certa soglia.
Nel dettaglio, ogni mese è possibile prelevare un massimo di 100 euro per i nuclei familiari composti da un solo componente, elevati in base alla scala di equivalenza stabilita dal decreto legge n. 4/2019. Per fare un esempio: se il parametro della scala di equivalenza è pari a 2,1, il massimo che si può prelevare è 210 euro al mese. Il resto dei pagamenti, oltre la soglia in contanti da poter prelevare, deve avvenire con la carta del Reddito di cittadinanza tramite Pos o bonifico (entro il limite previsto dalla normativa).
Reddito di cittadinanza, pagamento con bonifico per affitto o mutuo
Tra le spese consentite con il Reddito di cittadinanza troviamo anche il pagamento dell’affitto e al mutuo.
Sempre presso gli Uffici Postali è possibile effettuare un bonifico Sepa al mese o un postagiro mensile per pagare l’affitto oppure pagare la rata del mutuo alla banca. Altri bonifici non sono ammessi.
Il reddito di cittadinanza non si può risparmiare
Al reddito di cittadinanza è legato anche il divieto di risparmio: il beneficio deve essere fruito entro il mese successivo a quello di erogazione.
L’importo non speso viene sottratto dalla carta Rdc nei limiti del 20% del beneficio erogato (salvo che la somma risparmiata non faccia riferimento ad arretrati). È prevista inoltre la decurtazione dalla carta degli importi complessivamente non spesi o non prelevati nei sei mesi precedenti, a eccezione di una mensilità.
Gli importi del reddito di cittadinanza e l’aumento delle difficoltà di molte famiglie a causa della pandemia e della guerra in Ucraina rendono tuttavia assai improbabile che ci si possa ritrovare a fine mese con un residuo sulla carta.
Di seguito un’infografica che riassume perfettamente quanto appena detto, facendo dunque chiarezza su quali sono gli acquisti vietati e consentiti con il reddito di cittadinanza.
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