Reddito di cittadinanza, Germania in controtendenza rispetto all’Italia: l’assegno aumenta e durerà di più, con lo Stato che si accollerà anche i costi di affitto e riscaldamento.
Il reddito di cittadinanza dal primo gennaio è cambiato anche in Germania ma, rispetto a quanto messo nero su bianco dal governo Meloni nella legge di Bilancio, le decisioni prese dal Bundestag vanno in una direzione diametralmente opposta.
Come ben noto, in Italia il 2023 sarà l’ultimo anno per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, con la misura che nei piani del governo sarà sostituita con una nuova forma di sostegno riservata però solo ai “non occupabili”.
Anche in Germania il Bürgergeld, ovvero la versione tedesca del reddito di cittadinanza, è stato modificato a seguito di una intesa trovata tra il governo di centrosinistra guidato da Olaf Scholz e l’opposizione della Cdu/Csu.
Queste novità in Germania sono state definite come la più grande riforma sociale degli ultimi decenni, con il governo che ha voluto in qualche modo superare il vecchio regime dell’Hartz IV molto poco amato dai lavoratori e, ultimamente, anche dalle aziende..
Reddito di cittadinanza: come cambia in Germania
In Germania dal primo gennaio è entrata in vigore la riforma del reddito di cittadinanza; si tratta di un passo molto importante per Berlino, visto che le novità vanno a interessare circa 5 milioni di cittadini.
Per prima cosa il governo tedesco ha deciso di aumentare l’importo del reddito di cittadinanza che, visto l’aumento dell’inflazione, è passato per una persona singola da 449 a 502 euro. Come riporta Il Mitte, questi sono i nuovi importi aggiornati:
- 502 euro – persona singole
- 451 euro – partner, sposati o non sposati, in una relazione di convivenza
- 420 euro – ragazzi di età compresa tra i 14 e i 17 anni
- 348 euro – bambini di età compresa tra 6 e 13 anni
- 318 euro – bambini fino a 5 anni (inclusi)
Si tratta di un aumento per le prestazioni di base “in media tra i 35 e i 53 euro”, che costeranno allo Stato 5 miliardi in più l’anno; oltre all’assegno, i beneficiari potranno godere anche di altri aiuti.
In Germania un disoccupato che riceve il reddito di cittadinanza riceverà anche un sussidio che andrà a coprire l’intero importo del suo affitto, compreso il pagamento del riscaldamento.
Altra scelta in controtendenza rispetto all’Italia è quella relativa al “periodo di attesa”, ovvero un lasso di tempo dove lo Stato si impegna a formare adeguatamente il disoccupato riconoscendogli non solo l’assegno, ma anche dei bonus se vengono superati i vari esami intermedi e finali.
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