Molte richieste per il reddito di emergenza saranno rifiutate dall’INPS perché sprovviste di alcuni documenti necessari per accedere al bonus, ecco quali sono.
Molte domande per il reddito di emergenza verranno rifiutate dall’INPS, poiché, dall’analisi delle prime richieste inoltrate all’Istituito, è risultato che alcune di esse sono prive di documenti necessari per accedere al bonus.
Nello specifico l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha fatto sapere che molte richieste erano prive di una DSU valida, ossia la Dichiarazione Sostitutiva Unica che contiene i dati reddituali e patrimoniali necessari per calcolare l’ISEE. Se la richiesta è priva di questa informazione l’INPS non potrà accogliere la domanda e sarà necessario presentare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica in corso di validità e una nuova richiesta per accedere al bonus previsto dal reddito di emergenza.
Reddito di emergenza rifiutato dall’INPS
Per non vedersi rifiutata dall’INPS la domanda del bonus di emergenza sarà dunque necessario controllare tutta la documentazione e assicurarsi che sia stata allegata anche una DSU valida.
L’Istituto ricorda inoltre che nella circolare numero 69 dello scorso 3 giugno sono state illustrate le norme che disciplinano il reddito di emergenza, la misura introdotta per aiutare le famiglie in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria ed economica della COVID-19, precisando che fra i requisiti necessari, oltre a quelli socio-economici previsti dalla legge vi è anche l’obbligo di allegare una DSU valida affinché la domanda possa essere accolta.
Come fare nuova richiesta del reddito di emergenza
Qualora fosse già stata inoltrata una domanda priva di questo documento sarà possibile inviare una nuova richiesta completa di tutte le informazioni. Le domande dovranno pervenire entro il 30 giugno 2020 come specificato nella guida competa per richiedere il sussidio attraverso due canali:
- in modo telematico attraverso il sito ufficiale dell’INPS, autenticandosi con il pin SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di livello 2, CNS (Carta Nazionale dei Servizi) e CIE (Carta di identità Elettronica);
- mediante i servizi offerti dai vari patronati dislocati sul territorio nazionale.
Affinché la richiesta sia accettata è necessario che il valore ISEE sia inferiore ai 15.000,00 euro. Questa misura dà la possibilità a circa 3 milioni di italiani, i potenziali beneficiari, di ottenere un sostegno al reddito che varia da 400 a 840 euro, in base alle differenti casistiche. Tuttavia, come spiegato dal Forum disuguaglianze e diversità (ForumDD) e dall’Alleanza italiana per lo Sviluppo sostenibile (Asvis), saranno proprio i cittadini più deboli ad avere maggiori difficoltà ad accedere al bonus a causa della complessità delle procedure burocratiche richieste e della scarsa campagna di informazione.
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