Per regalare oro e gioielli serve il notaio? Ecco in quali casi la donazione è nulla se priva di atto pubblico e che cosa si rischia.
I regali non sono altro che donazioni, atti a titolo gratuito con cui una parte si impoverisce e l’altra ottiene un arricchimento, rispettivamente il donante e il donatario. Compiamo delle donazioni molto di frequente, anche senza considerarle nella loro dimensione giuridica, e la maggior parte di queste sono perfettamente valide dal punto di vista legale.
Non sempre la donazione deve essere formalizzata attraverso un atto pubblico del notaio, infatti, ma in alcuni specifici casi questa formalità è indispensabile per l’acquisto di valore legale. Quando non sono tramandati con l’eredità, oro e gioielli vengono spesso regalati in occasioni importanti e ricorrenze.
Accessori nuovi acquistati appositamente per celebrare un evento o monili personali scambiati all’interno della famiglia, poco cambia: si tratta sempre di una donazione e in alcuni casi potrebbe essere fondamentale affidarsi a un professionista che formalizzi il trasferimento. Vediamo quando e cosa succede se la donazione non è valida.
Regalare gioielli e oro: quando serve il notaio
Non è possibile stabilire se una donazione richiede l’atto pubblico soltanto in base al suo contenuto, con una sola eccezione che riguarda i beni immobili. Per regalare una casa o un terreno, ad esempio, bisogna necessariamente affidarsi al notaio, a meno che si realizzi una donazione indiretta.
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Quando si ha a che fare con beni mobili, invece, bisogna tenere conto come unico criterio del loro valore. Non importa nello specifico di che tipologia di bene si tratti, ad esempio il denaro, l’oro e i gioielli rientrano tutti nella grande categoria dei beni mobili, proprio come un’automobile o una collezione di dipinti.
In particolare, la legge stabilisce che è obbligatorio l’atto pubblico soltanto per le donazioni che hanno a oggetto beni mobili che superano il modico valore. Quest’ultimo non può corrispondere a un limite rigido e prefissato, dipendendo in buona parte dalle condizioni economiche delle parti.
Per valutare questo aspetto bisogna infatti considerare il valore del bene donato rispetto al patrimonio del donante e capire in che misura la donazione impatti sulla sua condizione economica. Lo stesso bene potrebbe avere un valore modico per un soggetto ed essere invece piuttosto ingente per un altro.
Nulla cambia quando si ha a che fare con oro e gioielli, dei quali bisogna comunque considerare il valore economico. Per le persone comuni molto spesso questi regali non superano il modico valore, tenendo conto che spesso si opta per bigiotteria o accessori a buon prezzo che non comportano un significativo impoverimento.
Quando i gioielli sono preziosi, però, il passaggio dal notaio diventa fondamentale, a meno che il donante abbia una disponibilità economica tale da non avvertire la perdita di denaro. È l’impatto di quest’ultima sul patrimonio del donante a sancire il confine tra valore modico o meno.
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La donazione che supera il modico valore ma è stata effettuata senza notaio, dunque senza avvalersi di un atto pubblico, è nulla. In questa ipotesi l’oro e i gioielli non hanno mai cambiato proprietario, rimanendo nella sfera giuridica del donante. Quest’ultimo o eventualmente i suoi eredi potranno infatti chiederne la restituzione.
I rischi sono quindi tutti a carico del donatario, che potrebbe inaspettatamente essere privato del bene ricevuto o comunque costretto a pagarlo nel corrispettivo in denaro. La donazione nulla non è sanabile, le parti possono soltanto concludere l’atto pubblico necessario affinché abbia valore,tenendo conto che la data di riferimento sarà quella dell’atto notarile, a prescindere dall’effettiva consegna del bene.
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