Ecco il piano di Sir Keir Starmer per la Brexit

Roberto Vivaldelli

5 Settembre 2024 - 06:34

Il leader laburista Keir Starmer intende rafforzare la cooperazione con la Germania di Olaf Scholz: un piano che, tuttavia, contiene molte insidie. Ecco perché.

Ecco il piano di Sir Keir Starmer per la Brexit

A più di 8 anni dal referendum che ha sancito l’uscito del Regno Unito dall’Unione europea, il Paese continua a fare i conti con la Brexit. Con la netta dei vittoria dei laburisti di Keir Starmer alle ultime elezioni politiche, il nuovo governo britannico ha intrapreso un’azione diplomatica volta a siglare un trattato con la Germania di Olaf Scholz. Il trattato Regno Unito-Germania sponsorizzato dai due leader di sinistra è infatti un accordo bilaterale che mirerebbe a rafforzare le relazioni tra i due Paesi, specialmente in un contesto post-Brexit. L’obiettivo principale di questo trattato sarebbe quello di migliorare la cooperazione in settori chiave come il commercio, la sicurezza, la politica estera e la migrazione, cercando di mitigare gli effetti negativi della Brexit e di stabilire nuove basi per una collaborazione più stretta tra il Regno Unito e la Germania. Funzionerà?

«Starmer in Germania con il cappello in mano»

Starmer vede in questo trattato un’opportunità per riallacciare legami più stretti con l’Europa, anche se non con l’intera Unione Europea. Tuttavia, il suo approccio potrebbe indebolire la posizione negoziale del Regno Unito, soprattutto se dovesse sembrare troppo accondiscendente verso le richieste dell’UE o della Germania, rischiando di compromettere gli interessi nazionali britannici. Come nota il Telegraph, commentando il viaggio del premier laburista a Berlino, come fervente eurofilo, «l’atteggiamento di Starmer è di andare in Europa con il cappello in mano, scusarsi per la Brexit e cercare di adeguarsi alle regole dell’UE ovunque possibile. Questo difficilmente è un approccio adatto a condurre trattative dure su commercio, migrazione e altre questioni bilaterali che sarebbero nell’interesse nazionale britannico». In effetti, osserva la testata, «Bruxelles si sta già intromettendo, insistendo sul fatto che qualsiasi accordo per consentire ai tedeschi di vivere e lavorare nel Regno Unito debba applicarsi equamente a tutti i cittadini dell’UE». [...]

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