Il Presidente della Federal Reserve ha negato di voler vietare gli scambi di criptovalute, posizione contraria a quanto deciso in Cina.
Giornata di sollievo per le criptovalute dopo il “No” di Jerome Powell al divieto sul settore, mentre il Presidente della Consob ne chiede la regolamentazione.
Il Bitcoin torna oggi sopra i 47 mila dollari con un balzo del 10% nel corso di solo un’ora quando erano circa le 12.
L’ottimismo sul Bitcoin si diffonde anche tra le altre principali cripto, in particolare sull’Ethereum (+9%), il Cardano (+7%), il Dogecoin (+7%) e l’XRP (+8%).
Powell contrario al divieto sulle criptovalute
Parlando davanti al Comitato della Camera USA sui servizi finanziari, il Presidente della Fed, Jerome Powell, ha affermato che gli Stati Uniti non seguiranno l’esempio della Cina sul divieto imposto agli scambi con le criptovalute.
Alla domanda posta da Ted Budd, rappresentante repubblicano della Carolina del Nord, Powell ha chiarito che un divieto sugli asset digitali o un limite al loro uso non sono stati presi in considerazione da parte della Fed.
Le parole di Powell arrivano mentre il Tesoro degli Stati Uniti starebbe lavorando sulla regolamentazione della nicchia delle stablecoin, diventata un argomento caldo tra i regolatori di tutto il mondo.
Il Presidente della Fed sollevava dubbi sullo stato normativo delle stablecoin e sulle delibere della banca centrale sul cosiddetto dollaro digitale (CBDC).
Secondo Powell, una CBDC potrebbe svolgere molte delle funzioni di stablecoin e criptovalute, ma senza incorrere in rischi normativi.
“Le stablecoin sono come i fondi del mercato monetario [e] i depositi bancari, ma sono, in una certa misura, al di fuori del perimetro normativo ed è appropriato che siano regolamentate”, ha spiegato Powell, aggiungendo: “stessa attività, stessa regolamentazione”.
La Consob chiede la regolamentazione delle cripto
Sull’esigenza di una regolamentazione del settore si è espresso oggi anche Paolo Savona, presidente della Consob, nel corso di un intervento all’Università di Cagliari.
Savona ha spiegato che gli stati e le autority devono fare uno sforzo per riuscire a “integrare le criptovalute nel loro quadro istituzionale e normativo, superando l’inadeguatezza delle loro conoscenze, in modo da evitare la guida da parte del mercato, che agirebbe ignorando la storia dei suoi fallimenti e rischiando di generare squilibri di cui patirà l’uomo della strada”.
Savona ha sottolineato che la forte crescita del settore sollecita le autorità di governo e quelle di controllo del mercato a dotarsi con urgenza di conoscenze e di strumenti nuovi per assolvere ai loro compiti, nonché di condividerli tra tutte le istituzioni.
Il “Genio informatico è uscito dalla Lampada di Aladino e non può farvi rientro”, ha aggiunto Savona, ma “bisogna valutare i rischi collegati a una criptizzazione dell’economia”.
Per questo il presidente sollecita la convocazione con urgenza di una conferenza monetaria internazionale del tipo di quella tenutasi a Bretton Woods per “definire la messa a punto di un’economics with cryptocurrency”.
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