L’Organizzazione Mondiale della Sanità sollecita gli Stati Uniti a rendere più disponibile il trattamento con l’antivirale Remdesivir contro il coronavirus
Arrivano nuove conferme circa l’efficacia dell’antivirale Remdesivir nel trattamento del coronavirus.
A fornirle è l’OMS, che proprio nelle ultime ore ha comunicato l’intenzione di avviare un colloquio con l’esecutivo statunitense e il colosso farmaceutico Gilead Sciences (che produce il farmaco), allo scopo di chiedere una maggiore disponibilità del Remdesivir da utilizzare per il trattamento della COVID-19.
L’Organizzazione ha quindi accolto con favore i dati recenti di uno studio clinico condotto proprio dal governo statunitense, che mostrano l’efficacia del farmaco nel ridurre notevolmente i tempi di recupero dei pazienti affetti da coronavirus.
È stato il dott. Mike Ryan, direttore esecutivo del programma di emergenza sanitaria dell’OMS, ad anticipare l’apertura molto più netta all’utilizzo del noto antivirale, in una conferenza stampa presso la sede di Ginevra dell’agenzia. Ryan ha parlato di “concreti segnali di speranza”.
Remdesivir: l’OMS chiede di ampliare disponibilità del farmaco
Lo scorso venerdì, la Food and Drug Administration ha concesso l’autorizzazione all’uso d’emergenza del farmaco Remdesivir, prodotto da Gilead, per il trattamento della Covid-19.
Questo dopo che il National Institute of Allergy and Infectious Diseases ha pubblicato i risultati del suo studio clinico, che mostra un tempo medio di ripresa di 11 giorni per chi assume il farmaco, vale a dire quattro giorni in meno rispetto alla maggioranza dei pazienti.
Il farmaco non è stato formalmente approvato per il trattamento del coronavirus, e gli stessi funzionari sanitari statunitensi hanno evidenziato come i nuovi dati non siano ancora stati sottoposti a una revisione paritaria.
Ma le intenzioni dell’OMS puntano chiaramente a un ampliamento della disponibilità del Remdesivir, come specificato dal dottor Mike Ryan, direttore esecutivo del programma di emergenza sanitaria dell’OMS, che ha parlato di un impegno volto a garantire “il più ampio accesso al farmaco possibile” vista la situazione d’emergenza in corso.
Il Remdesivir ha mostrato risultati incoraggianti nel trattamento della SARS e della MERS, oltre ad essere attualmente in fase di test per la cura del virus Ebola.
Di recente il presidente Trump l’ha pubblicizzato come un possibile trattamento per la COVID-19, sollecitando la FDA a muoversi “il più rapidamente possibile” nelle procedure di approvazione.
Il colosso farmaceutico che lo produce, Gilead, ha già in previsione di produrre circa 140.000 lotti entro la fine di maggio, che potrebbero raggiungere quota 1 milione per la fine del 2020.
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