La partecipazione azionaria del gruppo Renault passerà sotto il controllo del governo russo. Il settore automotive guarda con attenzione alla vicenda poiché l’estromissione del costruttore francese potrebbe non rimanere un caso isolato.
L’agenzia Interfax ha smentito le voci che vedevano alcuni gruppi cinesi pronti a rilevare dal gruppo Renault le quote societarie in attività automobilistiche russe.
L’attenzione è tutta sulla Avtovaz, casa automobilistica nota per il marchio Lada e le fuoristrada Niva, e attualmente nell’orbita dell’azienda guidata da Luca De Meo con una quota azionaria del 68%, che dopo settimane di negoziati resi difficili da guerra e sanzioni globali sembra essere oggetto di un accordo «condiviso» tra il fronte russo e la Francia.
Il gruppo Renault, che dall’inizio del conflitto ha visto crollare il proprio titolo del 40%, sembra pronto a cedere l’intera quota di maggioranza di Avtovaz al governo russo. L’operazione sarà effettuata al costo simbolico di 1 rublo attraverso l’istituto di ricerca automobilistica Nami. Gli addetti ai lavori commentano la notizia paragonandola a un esproprio da dittatura comunista, sottolineando le dichiarazioni del ministro del commercio Denis Manturov, secondo il quale i francesi, per via dei blocchi occidentali, non sono più in grado di portare avanti i propri affari in Russia.
A seguito delle crescenti pressioni occidentali seguite all’invasione dell’Ucraina, il marchio della losanga aveva infatti annunciato a fine marzo la sospensione delle proprie attività nello stabilimento russo.
L’accordo prevede per Renault l’opzione di riacquisto entro i prossimi 6 anni con possibilità di rivalutazione per il governo russo in virtù dei possibili investimenti.
Renault perderà quindi il controllo di Avtovaz e Avtoframos (la ex Renault Russia) insieme al controllo della fabbrica di Mosca che verrà presumibilmente riconvertita alla produzione di vetture del marchio Lada, utilizzando fornitori locali o comunque alternativi a quelli individuati dal gruppo francese.
La nazionalizzazione di Avtovaz avrà un impatto durissimo sul titolo Renault che in Russia produce il 10% del suo fatturato e che proprio nello stabilimento di Mosca aveva impiantato la produzione di diversi modelli tra cui Arkana, Captur, Duster e Sandero. I dati di vendita dell’anno scorso mostrano in Russia una quota di mercato del 38%, superata dal gruppo francese solo nel mercato interno.
Nel 2008 Renault aveva acquisito il 25% di Avtovaz per una cifra stimata in oltre 1 miliardo di dollari, aumentando sistematicamente la sua partecipazione e investendo molte risorse per aggiornare le linee di produzione. A seguito di quest’annuncio, in attesa di una dichiarazione ufficiale del costruttore francese, Renault si prepara a contabilizzare una forte perdita a bilancio con le attività russe che saranno presumibilmente svalutate al valore intero di circa 2,2 miliardi di euro.
L’impatto di questa cessione potrebbe avere però risvolti più ampi: si tratta di una delle prime conseguenze per il settore automotive legate all’invasione dell’Ucraina e alle sanzioni nei confronti del governo di Vladimir Putin e potrebbe non rimanere un caso isolato.
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