Giornata nervosa per i mercati, con le obbligazioni che crollano e i rendimenti che raggiungono nuovi record: in focus ci sono i Treasury Usa e il Bund tedesco.
I Treasury statunitensi sono crollati venerdì, portando i rendimenti del benchmark a 10 anni ai massimi dal 2007, poiché i responsabili politici hanno segnalato la loro determinazione a continuare ad aumentare i tassi fino a quando non saranno sicuri che l’inflazione sia sotto controllo.
In Europa, il costo del debito di riferimento della Germania è salito al di sopra del 2,5% per la prima volta in più di un decennio.
Aspettative politiche più restrittive da parte delle banche centrali, soprattutto Federal Reserve e Bce, stanno spingendo i rendimenti e favorendo il selloff obbligazionario.
Crollano Treasury e Bund: rendimenti ai massimi, che succede?
Il rendimento dei titoli di riferimento a 10 anni Usa è balzato di ben 6 punti base al 4,29%. È probabile che i funzionari aumentino i tassi di interesse a ben al di sopra del 4% quest’anno e mantengano livelli restrittivi per combattere l’inflazione, ha affermato giovedì il presidente della Federal Reserve Bank of Philadelphia Patrick Harker in un commento.
Il selloff mette i Treasury sulla buona strada per una serie di perdite di 12 settimane, la più lunga dal 1984, quando l’allora presidente della Federal Reserve Paul Volcker stava effettuando rapidi aumenti dei tassi di interesse.
Il rendimento dei Treasury Usa a 2 anni è salito fino a 0,03 punti percentuali, raggiungendo il massimo in 15 anni del 4,639%.
Queste mosse sono arrivate dopo che i dati sul mercato del lavoro statunitense di giovedì hanno mostrato che le richieste di disoccupazione erano scese la scorsa settimana da 226.000 a 214.000, mentre gli economisti intervistati da Reuters si aspettavano un aumento a 230.000.
Gli analisti hanno affermato che la lettura robusta del mercato del lavoro rafforza di fatto le aspettative che la Fed continuerà con un inasprimento aggressivo della politica monetaria.
Il punto è che il rapido cambio di rotta delle banche centrali, passate dallo stimolo in pandemia all’inasprimento, sta mettendo a dura prova i governi e le economie di tutto il mondo. L’indice Bloomberg aggregate bond è ora crollato del 25% dal picco raggiunto a gennaio 2021.
Intanto, a testimonianza di un momento assai delicato per i mercati, il rendimento del Bund tedesco decennale è salito al di sopra del 2,5% come non accadeva in almeno 10 anni, con i trader che hanno alzato le scommesse sugli aumenti dei tassi di interesse della Banca centrale europea.
Ciò segue una serie record di 12 settimane di progressi nel rendimento tedesco decennale. I mercati monetari prevedono che la Bce aumenterà il tasso sui depositi di circa 75 punti base all’1,5% la prossima settimana per poi portarlo al 3,25% entro la prossima estate.
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