Sul vaccino Renzi non ha dubbi: deve essere obbligatorio altrimenti non avrà senso. Un’opinione opposta a quella di Conte, che aveva parlato di libera scelta sul tema: nuovo scontro con il premier?
Matteo Renzi ha dato il suo orientamento sul vaccino anti-COVID: deve essere obbligatorio.
Intervistato da Il Corriere della Sera, il leader di Italia Viva ha espresso opinione contraria al premier Conte, che proprio qualche giorno fa aveva optato per la libera scelta sulla questione.
Un tema delicato e importante, sul quale si profila un nuovo scontro nella maggioranza. E, soprattutto, tra Renzi e Conte, sempre in bilico tra appoggio e sfiducia.
Il senatore, infatti, ha ricordato che il suo sostegno al Governo c’è, ma resta fortemente condizionato dall’atteggiamento del presidente del Consiglio. La crisi è sempre dietro l’angolo?
Vaccino COVID, Renzi: “obbligatorio, altrimenti senza senso”
Renzi ha palesato la sua opinione sul vaccino contro il coronavirus, l’unica speranza che tutto il mondo attende per tornare alla normalità.
Proprio nel giorno in cui la Russia ha annunciato la prima registrazione di un vaccino a livello globale, il senatore ha detto:
“Con tutto quello che abbiamo passato, se arriva il vaccino che facciamo? Lasciamo la libertà di scelta e chiudiamo tutti in casa altri tre mesi? Se si arriverà al vaccino, per me è scontato che dovrà essere assolutamente obbligatorio. I vaccini non sono un optional: se ci sarà un vaccino riconosciuto dovrà essere obbligatorio. Altrimenti che senso ha?”
Parole chiare che suonano innanzitutto come una risposta a quanto dichiarato dal premier. Conte aveva escluso l’imposizione, proponendo la libera scelta ai cittadini se vaccinarsi o no.
Le ambiguità di Renzi sull’appoggio a Conte
Se sulla questione vaccino non c’è accordo tra il senatore fiorentino e il premier, ben più grave potrebbe essere lo scontro sulle prossime mosse del Governo.
L’appoggio di Renzi a Conte, infatti, continua a essere ambiguo e soprattutto non scontato, almeno stando alle dichiarazioni.
Il leader di Italia Viva, infatti, ha ricordato che in Europa il presidente del Consiglio ha operato bene, ma adesso “servono riforme coraggiose, anche facendo cose controcorrente”. L’accusa non troppo velata è ai troppi bonus e alla poca crescita e, soprattutto, a quella che Renzi chiama l’ansia del consenso che il primo ministro avrebbe.
Il rapporto tra di due, quindi, resta in bilico. E il senatore ha nuovamente stimolato il Governo a fare di più e in fretta. L’esecutivo durerà? Alla domanda non ha certezze Renzi, ma ha risposto che:
“Non ho la palla di vetro, non lo so... il Governo va avanti se fa le cose giuste per il Paese. Al momento opportuno, quando il premier vorrà chiedere la nostra opinione, non ci tireremo indietro”
E ha lanciato un vero messaggio di avvertimento proprio a Conte:
“Se si apre una crisi, anche gestita, noi ci siamo e diamo una mano perché è chiaro a tutti che questa legislatura deve arrivare al 2023 ed eleggere il successore di Mattarella. Ma Italia Viva non ha chiesto nulla: difesa, istruzione, infrastrutture sono ipotesi che ho letto sui giornali. La palla è nelle mani di Conte. Alla ripresa dei lavori ci farà sapere come intende procedere”
Il tema vaccino, quindi, probabilmente sarà il meno spinoso tra quelli che l’esecutivo dovrà affrontare nelle prossime settimane.
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