Richiamo Coca Cola, l’allarme si estende anche in Italia

Alessandro Nuzzo

2 Novembre 2024 - 10:39

Dopo l’allerta partita in Austria, adesso la piattaforma europea RASFF ha emesso una notifica per avvertire anche gli altri paesi.

Richiamo Coca Cola, l’allarme si estende anche in Italia

È in atto in Europa un grosso richiamo alimentare riguardante le bottiglie di Coca-Cola. Sono circa 26 milioni le bottiglie interessate da un richiamo che riguarda l’Austria. Il motivo è per la possibile presenza di pezzi di metallo all’interno della bevanda.

Sconosciuta la causa ma si pensa che la contaminazione possa essere dovuta alla rottura di un setaccio in fase di produzione. Dopo l’allarme iniziale partito in Austria, adesso la piattaforma europea RASFF ha emesso una nuova notifica per informare gli altri paesi in cui vengono vendute le bevande analcoliche della Coca Cola. I paesi interessati dell’avviso sono: Austria Bosnia, Croazia, Repubblica Ceca, Germania, Ungheria, Italia, Liechtenstein, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Svizzera, Ucraina, Gran Bretagna e Stati Uniti. Si tratta di un avviso per portare a conoscenza il richiamo ma l’Italia, così come gli altri paesi, non dovrebbe correre alcun rischio perché le bottiglie interessate dovrebbero essere solo quelle indirizzate verso il mercato austriaco.

Quali bottiglie sono state richiamate

I marchi delle bottiglie interessate sono: Coca-Cola, Coca-Cola Zero, Coca-Cola Zero Lemon, Coca-Cola Zero Sugar Zero Caffeine, Coca-Cola Light), Fanta (Fanta Orange, Fanta Orange Zero, Fanta Lemon Zero, Fanta Exotic Zero), Sprite (Sprite, Sprite Zero) e MezzoMix. Tutte vendute in bottiglie da 500 ml in plastica PET.

Le bottiglie richiamate hanno un termine minimo di conservazione compreso tra il 04/02/2025 e il 12/04/2025 e il codice «WP», presente sotto la data che si trova sul retro della bottiglia, sopra l’etichetta. Sono 26 milioni le bottiglie richiamate frutto della produzione di due mesi. La contaminazione con possibili pezzi di metallo è dovuta ad un errore tecnico in fase di produzione.

Nel comunicato Coca-Cola ha scritto: «Non si può escludere che un numero molto limitato di bottiglie in PET da 0,5 litri possa contenere piccoli pezzi di metallo a causa di un errore tecnico durante la produzione. Si consiglia di non consumare i prodotti potenzialmente interessati a causa di un possibile rischio per la salute».

Chi ha in casa bottiglie di Coca-Cola con scadenza e codice interessato, deve restituire immediatamente il prodotto al punto vendita dove è stato acquistato anche senza scontrino, per ricevere il rimborso. Assolutamente vietato berla.

Non si conosce la grandezza di questi possibili pezzi di metallo ma di certo se ingerito può causare seri danni a bocca, esofago, stomaco e intestino. Dunque massima allerta.

Di certo a livello di immagine e di credibilità, il richiamo è uno dei più gravi che la The Coca-Cola Company ha dovuto affrontare negli ultimi anni. Stiamo parlando di una delle aziende più importanti al mondo presente in ogni parte del globo. Solo in Italia l’azienda, da un’analisi effettuata SDA Bocconi School of Management nel 2023, nel 2022 ha generato nel nostro Paese 1,2 miliardi di euro, pari allo 0,06% del PIL nazionale, confermandosi leader economico nel settore delle bevande e delle bibite.

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