Riforma fiscale, lotta all’evasione e semplificazione: pacchetto di novità UE

Anna Maria D’Andrea

15/07/2020

Riforma fiscale, anche l’Europa studia un pacchetto di novità per favorire la ripresa: lotta all’evasione, rendere semplice il pagamento delle tasse e contrastare la concorrenza sleale dei paradisi fiscali. Un piano in 25 punti presentato il 15 luglio 2020.

Riforma fiscale, lotta all’evasione e semplificazione: pacchetto di novità UE

Riforma fiscale, anche l’Europa studia il proprio pacchetto di misure per un Fisco più equo e che aiuti le imprese nella fase di ripresa.

Lotta all’evasione, semplificazione ed equità sono alcuni dei punti alla base del pacchetto di riforma fiscale adottato il 15 luglio 2020 dalla Commissione Europea.

L’obiettivo della riforma fiscale europea è anche quello di intensificare la lotta contro abusi fiscali e concorrenza sleale: il riferimento neppure tanto velato è ai Paradisi fiscali, quei Paesi che attraggono capitali per effetto di politiche fiscali “vantaggiose” per il contribuente.

Un piano in 25 punti che punta a contrastare l’evasione e migliorare il sistema in cui operano le imprese. L’adozione sarà spalmata negli anni, fino al 2024.

Riforma fiscale, lotta all’evasione e semplificazione: i 25 punti dell’Europa

Il pacchetto di riforma fiscale adottato dalla Commissione Europea il 15 luglio 2020 e da attuare, secondo uno specifico calendario, dall’anno in corso ed entro il 2024, si compone di 25 punti, azioni specifiche per l’obiettivo di un fisco più semplice, equo ed in sintonia con l’economia nei prossimi anni.

Secondo la Commissione, la revisione della fiscalità aiuterà i contribuenti onesti, tramite semplificazioni in merito a dichiarazioni, pagamenti e verifiche. Un aiuto anche ai diversi Paesi d’Europa, che potranno contare su un set di dati maggiore, utile anche per combattere l’evasione fiscale.

Obbligo di trasparenza fiscale anche per le piattaforme digitali, in modo che coloro che fanno profitto con la vendita di beni o servizi sulle piattaforme paghino anch’essi una giusta quota di tasse. I diversi Stati dell’Europa potranno così avere informazioni puntuali sui ricavi generati dai venditori, al fine della corretta tassazione dei redditi prodotti.

Ritorna poi il tema della semplificazione: anche l’Europa intende rendere più snello il proprio sistema fiscale, anche mediante una maggiore cooperazione amministrativa volta a render chiare le norme.

Si parla poi di semplificazioni in materia di IVA, per facilitare gli scambi di merci e servizi in Europa e di “economia digitale”.

Riforma fiscale e contrasto all’evasione: lotta ai Paradisi fiscali

Tra i punti centrali del piano europeo c’è il contrasto alla concorrenza fiscale sleale all’interno dell’Europa e a livello internazionale.

Tra i punti della riforma vi è quindi la revisione del codice di condotta, accanto al miglioramento della lista UE delle giurisdizioni non cooperative, che riguarda i paesi terzi che si rifiutano di seguire le norme convenute a livello internazionale.

Finora la lista ha incoraggiato i paesi terzi ad adottare norme di buona governance in materia fiscale, ma occorre fare di più.

Paolo Gentiloni, Commissario per l’Economia, ha dichiarato:

“Una fiscalità equa rappresenta il trampolino che consentirà alla nostra economia di riprendersi dalla crisi. Quando si tratta di pagare le tasse, dobbiamo rendere la vita più facile a imprese e cittadini onesti e più difficile a truffatori ed evasori. Queste proposte aiuteranno gli Stati membri ad assicurarsi le entrate di cui hanno bisogno per investire nelle persone e nelle infrastrutture, creando nel contempo un contesto fiscale migliore per i cittadini e le imprese in tutta Europa.”

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