Un Fisco più leggero con una riforma che intervenga non solo sulle aliquote ma anche sulle sanzioni, gli accertamenti e un concordato biennale.
Si riapre il cantiere del Fisco e il viceministro all’Economia Maurizio Leo, annuncia che si andrà vero una fiscalità più leggera articolata su 4 ambiti. Per quanto riguarda la rimodulazione delle aliquote Irpef frena sui tempi, annunciando che si dovrà articolare il lavoro su tutta la durata della legislatura.
Il primo intervento, certamente, sarà sul passaggio dalle attuali 4 aliquote a 3 per poi pensare ad un’ulteriore riduzione nel tempo. Sui numeri ancora si ragiona e dovranno essere coerenti con le risorse che sono a disposizioni. L’obiettivo è quello di addolcire la curva delle aliquote rendendo la fiscalità più equa rivedendo i meccanismi di tax expenditure. Leo ha commentato che
l’attuale Irpef, è una sorta di colabrodo: tantissime aliquote flat, tutto un sistema che si muove a macchia di leopardo. E’ necessario mantenere una progressività, addolcirla, in vista di arrivare ad un meccanismo sostanzialmente flat per tutte le categorie dei contribuenti
Riforma Fisco light
Questa potrebbe sicuramente essere la volta buona per avere delle modifiche sostanziali a livello fiscale con una riforma a tutto tondo. Una delle novità più rilevanti annunciate riguarda le sanzioni sull’Iva che potrebbero scendere dall’attuale 240% al 60%.
Per raggiungere l’obiettivo, in ogni caso, si farà tesoro sel lavoro fatto anche lo scorso anno dalla precedente legislatura. Queste le promesse di Leo che promette di raccogliere il testimone prendo i suggerimenti e facendo tesoro, per la delaga a cui si sta pensando, del lavoro già fatto.
Che riforma si prospetta?
La riforma dovrebbe essere sotto forma di legge delega basata su 4 grandi capitoli:
- principi generali;
- tributi;
- procedimenti;
- materiali.
Nella parte dedicata ai procedimenti rientra anche l’ipotesi di un concordato preventivo biennale che servirebbe a dare concretezza alla lotta all’evasione fiscale. Come potrebbe funzionare? L’amministrazione finanziaria con banche dati e fatturazione elettronica ha a disposizione moltissimi dati che gli permettono già di stabilire il reddito del contribuente.
E l’idea sarebbe proprio quella che il Fisco stabilisca direttamente il reddito che poi il contribuente può accettare o modificare. Se lo accetta sarà libero per due anni, se non lo accetta sarà soggetto ad accertamenti.
Il sistema sanzionatorio e la riscossione
Come anticipato potrebbero esserci grandi cambiamenti anche nel sistema sanzionatorio perchè attualmente è troppo penalizzante nei confronti del contribuente. L’esempio specifico riportato è quello della sanzione Iva che oggi va dal 120 al 240%, una percentuale sicuramente molto al di sopra rispetto a tutti gli altri Paesi Ue. L’idea sarebbe quella di portare le sanzione al 60%.
Non si può parlare di riforma del Fisco senza parlare di riscossione. E la riforma investirebbe anche questo aspetto che, in qualche modo è la prova che il sistema tributario e il lavoro dell’amministrazione finanziaria sta funzionando.
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