Riforma pensioni, in Giappone la Toyota offre ai dipendenti la possibilità di lavorare fino a 70 anni

Alessandro Nuzzo

18/01/2025

Per far fronte alla mancanza di lavoratori, il maggiore gruppo automobilistico al mondo ha offerto ai suoi dipendenti anziani di restare più a lungo.

Riforma pensioni, in Giappone la Toyota offre ai dipendenti la possibilità di lavorare fino a 70 anni

Il Giappone è una delle maggiori nazioni al mondo a far fronte con il crollo della natalità. I cittadini giapponesi sembrano non essere intenzionati a fare figli e ne fanno sempre meno ogni anno. Questo si traduce in una popolazione sempre più anziana e sopratutto in un’assenza di lavoratori. Di conseguenza i giapponesi escono dal lavoro sempre più tardi. Da un po’ di tempo il colosso automobilistico Toyota sta chiedendo ai suoi dipendenti più anziani di restare in azienda fino ai 70 anni.

In genere in Giappone si può andare in pensione anticipata a 60 anni ma non si riceve il 100% dell’assegno ma il 75%. La somma aumenta man mano trimestre dopo trimestre fino a raggiungere l’importo completo a 65 anni. Quindi la maggior parte delle persone lavorano fino a 65 anni oppure vanno in pensione a 60 anni ma continuano a lavorare fino a 65 anni con meno ore e stipendi più bassi. In questo modo, tra assegno pensionistico dimezzato e stipendio, riescono a raggiungere una somma mensile idonea per poter sopravvivere tranquillamente. Questo è un po’ quello che fanno tutti i giapponesi. Nella fascia di età 60-65 anni il tasso di occupazione è dell’85% per gli uomini e di oltre il 60% per le donne.

Restare a lavoro fino a 70 anni: la proposta di Toyota

La Toyota però ha deciso di proporre, sempre su base volontaria, ai suoi lavoratori più anziani di restare in azienda fino a 70 anni. Per cercare di convincere i propri dipendenti a restarci, la Toyota ha addirittura promesso di pagarli di più in base al merito.

Toyota non ha avuto scelta se non quella di convincere i propri dipendenti a lavorare più a lungo. Sono decenni che il Giappone non fa abbastanza bambini e di conseguenza non ha abbastanza lavoratori. Per mantenere attive fabbriche, ristoranti e uffici, le persone devono lavorare più a lungo. E la popolazione accetta senza problemi di lavorare fino ad un’età avanzata. I giapponesi hanno un rapporto diverso con il mondo del lavoro. Lavorare li fa sentire vivi, fa avere loro un ruolo nella società e li convince a fare qualcosa a servizio della comunità. Ecco perché lavorare fino a 70 anni non rappresenta un peso se si è in ottima salute.

Il problema della natalità potrebbe colpire tra qualche anno anche l’Italia. Il 2024 si è concluso con un altro record negativo a dimostrazione di un trend in calo da anni. Ogni anno che passa nel nostro paese si fanno sempre meno figli. I dati da gennaio a luglio mostrano un calo delle nascite di 4.600 unità rispetto allo stesso periodo del 2023. Con ogni probabilità il trend verrà confermato anche per la seconda parte dell’anno. Negli ultimi 15 anni le nascite annuali sono diminuite in Italia di quasi 200 mila unità (-34%).

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