730/2024, quando arriva il rimborso? Ecco chi avrà i soldi a luglio

Patrizia Del Pidio

20 Giugno 2024 - 10:20

Non tutti i contribuenti riceveranno il rimborso del 730/2024 a luglio. Vediamo chi avrà i soldi nella busta paga del mese prossimo.

730/2024, quando arriva il rimborso? Ecco chi avrà i soldi a luglio

La stagione dichiarativa 2024 ha avuto inizio, il modello 730 può essere inviato dallo scorso 20 maggio e già si comincia ad attendere il rimborso. Quando arriva e chi potrà avere i soldi già dalla busta paga di luglio?

Solo alcuni contribuenti che sono stati veloci nell’invio del modello potranno contare sul rimborso nella bista paga di luglio: anche quest’anno, infatti, è stata confermata la regola che scagliona la liquidazione del rimborso in base alla data di invio della dichiarazione dei redditi.

L’Agenzia delle Entrate, infatti, solitamente avvia i rimborsi dal mese di luglio per i lavoratori dipendenti e dal mese di agosto o settembre per i pensionati. Ma vediamo le tempistiche per ricevere i soldi spettanti.

Va specificato che le stesse tempistiche si applicano sia che il modello 730 sia stato inviato direttamente dal contribuente, in modalità precompilata, sia che la dichiarazione sia stata trasmessa tramite Caf, professionista abilitato o sostituto d’imposta (anche se in questo secondo caso si deve tenere conto dell’effettivo giorno della trasmissione all’Agenzia delle Entrate e non del giorno in cui ci si è recati al Caf per portare la documentazione necessaria).

In base a quanto previsto dall’Agenzia delle Entrate, non ci saranno ritardi nell’erogazione dei rimborsi spettanti per la dichiarazione dei redditi 2024: vediamo chi sono i primi contribuenti a ricevere i soldi, come vengono pagati i rimborsi e il calendario.

Chi ha il rimborso del 730 già a luglio?

Gli unici contribuenti che avranno già nella busta paga di luglio i rimborsi spettanti in base al conguaglio del modello 730 sono quelli “veloci”, cioè chi ha inviato la dichiarazione entro il 31 maggio. Quest’anno la messa a disposizione della dichiarazione dei redditi precompilata online è stata dal 30 aprile, mentre la modifica e l’invio sono stati resi disponibili a partire dal 20 maggio.

Questo significa che i contribuenti hanno avuto 10 giorni di tempo per modificare e/o integrare i dati del 730 precompilato e predisporne la trasmissione all’Agenzia delle Entrate al fine di ricevere il rimborso nella busta paga di luglio.

Rimborsi 730/2024: il calendario dei pagamenti

Gli slot di liquidazione dei rimborsi fiscali sono sei, considerando che la scadenza per inviare il modello 730/2024 è il 30 settembre.

La regola generale è semplice: prima si invia la dichiarazione e prima verrà erogato il rimborso Irpef spettante. Il calendario dei pagamenti dipende da quando Caf e professionisti hanno comunicato il risultato della dichiarazione dei redditi trasmessa:

  • entro il 15 giugno dovranno essere comunicati i risultati finali delle dichiarazioni presentate entro il 31 maggio;
  • il 29 giugno, per quelle presentate dal 1° al 20 giugno;
  • il 23 luglio, per quelle presentate dal 21 giugno al 15 luglio;
  • il 15 settembre, per quelle presentate dal 16 luglio al 31 agosto;
  • il 30 settembre, per quelle presentate dal 1° al 30 settembre.

Chi invia la dichiarazione nell’ultimo giorno utile, il 30 settembre, per il rimborso dovrà aspettare il mese di novembre.

Come vengono pagati i rimborsi del 730

I dipendenti e i pensionati possono ricevere il rimborso direttamente dal datore di lavoro con la busta paga o dall’ente pensionistico con la pensione. È bene ricordare che il modello 730 può essere utilizzato anche dagli eredi, per i contribuenti deceduti nel periodo compreso tra l’inizio del periodo d’imposta e il termine di presentazione del relativo modello 730.

In caso di presentazione del modello 730 senza sostituto, le somme risultanti a credito dal prospetto di liquidazione sono rimborsate dall’Agenzia delle Entrate.

I rimborsi sono erogati al netto della parte di credito già utilizzata o che si intende utilizzare in compensazione. Questo vuol dire che anche con il modello 730, il contribuente può utilizzare il suo credito per pagare altre imposte dovute. Il credito non utilizzato in compensazione verrà rimborsato dal datore di lavoro, dall’ente pensionistico o dall’Agenzia.

Per velocizzare il rimborso che risulta dal modello 730 il contribuente può comunicare telematicamente all’Agenzia il proprio codice Iban.

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