In alcuni casi ai genitori che hanno pagato le tasse scolastiche per i figli, spetta un rimborso. Come si richiede e a chi?
Rimborso tasse scolastiche, a chi spetta, come si richiede e a chi. La scuola pubblica, in Italia, è obbligatoria e gratuita, ma solo fino al compimento dei 16 anni. Il quarto e quinto anno della scuola superiore non sono obbligatori e proprio per questo perdono anche il diritto alla gratuità.
Per i figli che frequentano il quarto anno di scuola secondaria di secondo grado, i genitori hanno versato le tasse di iscrizione e quella di frequenza; per i figli che frequentano il quinto anno, invece, oltre alla tassa di iscrizione e di frequenza, è dovuta anche la tassa di esame e quella di diploma.
Non si tratta di importi elevati, ma va detto che sono previste anche esenzioni dal pagamento delle stesse (per motivi economici, di appartenenza a particolari categorie o per merito). Per chi risultava esente, ma ha versato lo stesso le tasse scolastiche, è possibile chiedere il rimborso. Vediamo chi può farlo e a chi chiedere i soldi indietro.
L’importo delle tasse scolastiche
Come abbiamo detto, le tasse scolastiche si pagano solo per il quarto e quinto anno di scuola superiore. Quanto si versa alla scuola negli anni precedenti rientra nel “contributo volontario” e non si tratta di una tassa che va allo Stato, bensì di un contributo che gestisce la scuola per ampliare l’offerta formativa.
Le tasse che si devono versare sono per quarto e quinto anno:
- tassa di iscrizione, dovuta all’Erario, di importo di 6,04 euro;
- tassa di frequenza di importo pari a 15,13 euro.
Solo per chi frequenta il quinto anno si aggiungono anche:
- tassa di esame che si paga al momento in cui si presenta domanda per gli esami di Stato, il cui importo è di 12,09 euro;
- tassa di diploma, dell’importo di 15,13 euro che si paga al momento del ritiro del titolo di studio.
Chi è esente dal versamento delle tasse scolastiche?
L’esenzione dal versamento delle tasse scolastiche dopo il compimento dei 16 anni spetta per:
- motivi economici agli studenti con Isee fino a 20.000 euro;
- per appartenenza a categorie speciali, quali: orfani di guerra, di caduti per la lotta di liberazione, di civili caduti per fatti di guerra, di caduti per causa di servizio o di lavoro, ai figli di mutilati o invalidi di guerra o per la lotta di liberazione, di militari dichiarati dispersi, di mutilati o di invalidi civili per fatti di guerra, di mutilati o invalidi per causa di servizio o di lavoro e ai ciechi civili;
- per merito agli alunni che conseguono una votazione non inferiore alla media degli otto decimi negli scrutini finali.
Come si chiede il rimborso delle tasse già versate?
Se per motivi economici o per l’appartenenza a speciali categorie l’esenzione può essere programmata, per merito si conosce il diritto a non versare le tasse solo al termine dell’anno scolastico.
Per chi ha versato le tasse e si trova nella condizione di avere un figlio promosso con la media dell’otto, è possibile chiedere il rimborso di quanto già pagato.
La richiesta deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate tramite il sito internet ufficiale seguendo il percorso:
- Enti e Pa;
- rimborsi;
- rimborso generico.
Dopo la presentazione della domanda, in cui specificare il perché spetta l’esenzione, l’Agenzia delle Entrate provvederà a rimborsare le tasse scolastiche versate.
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