Allarme rincari: i luoghi e le regioni italiane più colpite dall’aumento dei prezzi, mentre i consumi crollano ancora
I prezzi stanno aumentando e questo sta accadendo non soltanto in Italia, ma nell’intera Europa.
A lanciare il nuovo allarme rincari è stata l’Unione Nazionale dei Consumatori, i cui dati hanno permesso di elaborare la mappa dei luoghi e delle regioni più colpite dall’aumento dei costi.
Allarme rincari: le regioni italiane più colpite
A causa del coronavirus l’economia italiana si è contratta in maniera decisa. Molte persone hanno perso il lavoro o sono finite in cassa integrazione, il tutto mentre i prezzi di beni alimentari (e non sono) sono progressivamente aumentati.
I dati citati hanno permesso di evidenziare le regioni più colpite dai rincari nel solo mese di maggio:
- Basilicata: +3,9%
- Umbria: +3,4%
- Lazio: +3,4%
- Calabria: +3,4%
- Campania: +3,3%
- Sicilia: +3,3%.
Scendendo più nel dettaglio dell’analisi è stato possibile notare che questa tendenza all’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari è stata osservata soprattutto in alcune città specifiche come Caltanissetta (+6,4%) Trieste, (+5,1%), Avellino (+4,7%) e Trapani (+4,7%).
I consumi ancora giù
Sull’attuale stato dei consumi in Italia anche un’interessante analisi di Confcommercio, secondo cui l’allentamento delle misure di contenimento iniziato a maggio non ha avuto l’effetto sperato.
Su base annua, infatti, è emersa una flessione di 29,4 punti percentuali, comunque meno drammatica rispetto al -47% di aprile. I comparti maggiormente interessati da questo trend sono stati:
- tempo libero: -92%
- alberghi, bar e ristoranti: -66%
- abbigliamento: -55%.
Nella stessa analisi, Confcommercio ha poi stimato un crollo del PIL del 2° trimestre del 17,4% su base congiunturale e del 21,9% su base tendenziale.
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